TROPEA – “Tropea è primo comune in Italia a partire con la sperimentazione per la costruzione dell’archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile (Ansc)”: dal semplice certificato di Stato di famiglia al documento di identità, nella battaglia alla dematerializzazione e all’eliminazione della carta dalla Pubblica Amministrazione, passaggio obbligato per la transizione digitale .
È quanto sostiene il sindaco Giovanni Macrì, esprimendo soddisfazione per questo importante risultato che premia l’attenzione che l’Amministrazione comunale continua a destinare alla tutela dell’ambiente e al miglioramento dei servizi al cittadino, altra faccia della medaglia del progetto promosso dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.
Il progetto che parte dalla calabrese Tropea come “primissimo esperimento nazionale è destinato a semplificare l’espletamento delle attività svolte dagli ufficiali dello stato civile e da quelli dell’anagrafe, agevolando lo scambio, in tempo reale, dei dati relativi ai cittadini”.
Al momento gli atti di stato civile prodotti dagli uffici di Largo Municipio, nel cuore del Principato, vengono prodotti con la procedura analogica, come si fa in tutti gli altri comuni; ma parallelamente vengono processati, unici a farlo in tutta Italia, con sistema digitale e trasferiti all’archivio.
Attraverso i finanziamenti ottenuti dall’Amministrazione comunale nel complessivo percorso verso la transizione digitale saranno coinvolti tutti gli uffici, dall’area amministrativa alla polizia municipale che, per esempio, notificherà eventuali sanzioni digitalmente e non più manualmente. Dallo Spid, passando dalla Carta d’Identità Elettronica, fino al Pago Pa. L’obiettivo è quello di approdare completamente dal sistema analogico al digitale. L’intera macchina comunale, dal primo all’ultimo dipendente, sarà interessata dall’attività di formazione volta ad adeguare competenze e conoscenze a questo cambiamento.