Il segretario del Partito democratico, Enzo Giacco

AMANTEA (Cs) – Il Partito democratico, di cui è segretario Enzo Giacco, interviene sulla recente decisione assunta dalla Corte dei conti relativa alla bocciatura del Piano di riequilibrio finanziario che ha condannato il Comune di Amantea al “dissesto controllato”.

«La Corte dei Conti ha detto – scrive il Pd – “No” al Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale rimandando all’applicazione dell’art. 268 comma 2 del TUEL. Tradotto: la materia economico-finanziaria è commissariata dal Ministero degli Interni».

Ciò significa che «il lavoro fatto dall’Assessore al Bilancio, che curiosamente nel nostro Comune coincide con il Sindaco, è stato bocciato. A nulla varrà il patetico tentativo di auto-assolversi, ne l’inspiegabile condivisione della nota a firma del Sindaco da parte del gruppo “Cambiamo rotta” (a che pro?!), per mascherare ciò che invece la decisione della Corte dei Conti ha bollato come un chiaro fallimento».

D’ora in avanti «sarà il Ministero a fissare, con proprio decreto, le misure necessarie per il risanamento (sic!). Tempi duri per la città e per l’amministrazione del “tutto chiuso”: stadi, villa comunale, centro storico. Per non parlare dei lavori per le scuole medie e del lungomare. Traspare nervosismo dalla Casa comunale. Non abbiamo potuto fare a meno di notare, tra le altre cose, i continui rinvii delle comunicazioni pubbliche da parte del delegato ai “grandi eventi” (quali?!) che oggi ci comunica che la manifestazione prevista per questo weekend è stata “rimandata a data da destinarsi”».

C’entreranno «le verità della consigliera Di Tanna, che, ad esempio, sulla chiusura degli stadi comunali smentiscono il Sindaco? Oppure che hanno messo in luce la perdita funzionale di prestigio del nostro comune capofila dell’ ATS all’ interno sia della conferenza dei sindaci che della capacità assunzionale di risorse indispensabili all’ organizzazione dei servizi sociali e dei nostri uffici, così sotto organico, peraltro “in deroga” cioè senza un centesimo di spesa x Amantea? O anche quelle pronunciate, poche ore dopo, da Signorelli che non hanno conosciuto repliche da parte dell’amministrazione?».

C’è una regola tacita in politica: «l’errore si può perdonare, la bugia no! Su questi elementi la città si interroga. Ma l’amministrazione sembra essersi barricata in un fortino. I componenti della Giunta sono spariti! (alcuni non da oggi, ad onor del vero). Si tenterà la carta del rimpasto, come si sussurra in città da qualche giorno?».

Infine: «Ciò che vediamo è che rispetto a 18 mesi fa i problemi in città si sono acuiti. Lo scollamento tra comunità e istituzione comunale è amentato. E della luna abbiamo colto solo il lato buio.
Noi ci auguriamo sempre il bene della città. Ma è giunto il momento di chiedersi se è il suo bene che si sta facendo».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

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