AMANTEA (Cs) – L’ex sindaco Monica Sabatino è l’ultima ad essere stata colpita dalla criminalità organizzata. 

Il suo fuoristrada è stato dato alle fiamme, alcuni giorni addietro, e prima di lei è toccato ad altri imprenditori e commercianti fare i conti con molotov, auto incendiate, colpi di fucile contro le vetrine dei negozi e operai picchiati a sangue.

Una ondata di violenza che, come evidenziato proprio dalla Sabatino è pericolosamente divenuta normalità, e quando le cose succedono con quotidianità nessuno si meraviglia più. Questo, per l’ex sindaco, fa davvero paura.

L’incendio dell’auto all’ex primo cittadino è solo il culmine di altri attentati subiti nel tempo: tutto ha avuto inizio il 31 ottobre del 2014, allorquando ignoti hanno lasciato dei proiettili inesplosi sulla macchina della mamma. L’anno scorso, invece, nel giardino dell’abitazione della sorella dell’ex sindaco è stata lasciata una bomba carta e, in quella occasione, sono intervenuti anche gli artificieri. Lo stesso giorno, contestualmente, è stata rinvenuta una bottiglia di benzina sulla macchina del papà della Sabatino.

Il motivo? L’esecutivo, per come fatto rilevare dall’ex amministratore, aveva predisposto una manifestazione di interesse per poter adibire i beni confiscati ai clan locali a Stazione dei Carabinieri.

Ma, nonostante le diverse intimidazioni nessuna misura di tutela è stata attivata nei confronti della famiglia Sabatino.

Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha promesso interventi per tutelare la sicurezza dei cittadini, ma corre l’obbligo sottolineare che l’estate scorsa lo stesso Comitato aveva rigettato la richiesta di inviare altri militari in territorio perché quelli presenti sul Tirreno bastavano a tutelare i comuni costieri.

E, intanto, la consigliera di minoranza e capogruppo di Per Amantea, Emilia Di Tanna ha chiesto a più riprese alla maggioranza in carica un consiglio comunale aperto a tutti per far capire alla criminalità organizzata che gli amanteani non hanno paura, e per stringersi attorno alle vittime.

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