Home Cronache Stalking, assolto l’ex direttore sportivo della Paolana Francesco Loizzo

Stalking, assolto l’ex direttore sportivo della Paolana Francesco Loizzo

Nel 2019 venne arrestato per l'accusa d'aver consumato appostamenti e pedinamenti contro l'ex moglie, unitamente a un tentativo di farla andare fuoristrada con l’auto. Oggi per il giudice “il fatto non sussiste”

1821
0

PAOLA (Cs) – Francesco Loizzo, paolano, 68 anni, ex dipendente di Banca ed ex direttore sportivo della Paolana, al quale tra l’altro sono legate le ultime due promozioni della squadra biancazzurra in Serie D, è stato assolto dall’accusa di stalking ai danni dell’ex moglie.

Patrocinato dagli avvocati Giuseppe Bruno e Pietro Sommella, Loizzo è stato assolto oggi dal giudice del Tribunale di Paola, Roberta Carotenuto, perché il fatto non sussiste.

La parte civile, Simonetta Bassetti, era difesa dall’avvocato Sabrina Mannarino del foro di Paola.

Secondo l’accusa della procura di Paola, che il 9 ottobre 2019 ottenne dal gip l’arresto di Loizzo, associandolo agli arresti domiciliari, il 68enne aveva piazzato anche una microspia all’interno dello zaino della figlia per controllare l’ex compagna.

Una sequela di atti riconducibili allo stalking venivano contestati nell’ordinanza con la quale l’allora giudice per le indagini preliminari, Maria Grazia Elia, aveva disposto i domiciliari per Francesco Loizzo.

L’uomo era stato tratto in arresto a seguito della dettagliata denuncia fatta dalla donna. Oltre alle apparecchiature di intercettazione ambientale rinvenute nell’abitazione della ex, venivano contestati all’uomo appostamenti, pedinamenti e un tentativo di farla andare fuoristrada con l’auto.

Oggi, all’esito del processo di primo grado, l’assoluzione perché il fatto non sussiste.

L’avvocato della parte civile, Sabrina Mannarino, si è così espressa: «Sono abituata ad accettare la decisione del Giudice ed aspetto di leggere le motivazioni della Sentenza che saranno depositate entro 90 giorni.

Ritengo che la mia assistita aveva a suo tempo denunciato fatti e circostanze vere che hanno poi trovato conferma nelle deposizioni testimoniali, preannuncio che sicuramente la Sentenza di assoluzione verrà impugnata e la questione devoluta alla cognizione Corte di Appello di Catanzaro.

Ricordiamo che l’imputato era accusato di atti persecutori, interferenze illecite, furto di denaro. In sostanza la questione non finisce qui».