AMANTEA (Cs) – Le ultime 48 ore in territorio amanteano – dal punto di vista squisitamente politico – saranno ricordate certamente da tutta la cittadinanza. Lo scontro registrato tra la maggioranza in carica e l’ormai ex consigliere delegato Salvatore Campanella hanno suscitato un vespaio di polemiche https://www.calabriainchieste.it/2024/07/09/la-maggioranza-contro-il-protagonismo-e-lesibizionismo-del-suo-consigliere-delegato/.
Soprattutto alla luce delle rivelazioni esternate sui social da Campanella che, in un certo senso, hanno confermato quanto denunciato a più riprese dalla consigliera e capogruppo di minoranza Emilia Di Tanna, dal consigliere oggi di minoranza Orazio Mannarino, dal Partito democratico, dal candidato alle recenti elezioni Andrea De Luca e dallo stesso consigliere di maggioranza Arturo Suriano al quale volevano revocare la mansione di capogruppo.
Tutti, in tempi meno sospetti, avevano inquadrato bene la situazione politico amministrativa del Comune, ma tutti sono stati oggetto di dure critiche da parte del primo cittadino (attraverso dirette web) e dalla maggioranza stessa. Oggi, invece, viene fuori che gli equilibri stanno mutando e che ciò sta creando non poco dissenso all’interno dell’amministrazione comunale. Due pezzi sono già andati persi: Mannarino passato alla minoranza e Campanella che farà la guerra dall’interno https://www.calabriainchieste.it/2024/07/09/revocate-le-deleghe-al-consigliere-di-maggioranza-salvatore-campanella-sfogo-impietoso-contro-la-maggioranza/.
In merito il segretario cittadino del Partito democratico, Enzo Giacco ha riferito: «Ho appena letto il durissimo comunicato di Salvatore Campanella. Pur non idolatrandolo, ne ho apprezzato la sincerità. Anche alla luce delle sue parole, è oramai inequivocabile come tutte le denunce da noi fatte negli ultimi due rappresentassero la verità».
Infine: «La storia ci insegna che il dado è ormai tratto e che questa amministrazione è ormai giunta al tramonto. Sta adesso alla generosità delle consigliere e dei consiglieri non allungare l’agonia alla quale è costretta la nostra bella cittadina».
Vale la pena ricordare che, nella giornata di ieri, la consigliera Di Tanna ha inviato una comunicazione al Prefetto informandolo del fatto che il consigliere delegato Campanella ha preso parte alle riunioni di giunta (come da lui stesso ammesso sulla stampa), chiedendo un intervento di merito.
«Viste le dichiarazioni pubbliche rese dal consigliere comunale di maggioranza, Salvatore Campanella, con delega non assessorile al turismo, effettuate a mezzo stampa e via social – si legge nella comunicazione inviata al Prefetto – che contengono informazioni su azioni non legittime di partecipazione “in qualita’ di consigliere comunale” alle sedute di giunta in cui sono state deliberati atti non sempre inerenti alle deleghe affidategli; visto il regolamento comunale; visto lo statuto comunale; visto il richiamo normativo del ministero degli interni; visto l’art. 47 del tuel dlgs 267/2000 in materia di composizione delle giunte comunali», la consigliera di opposizione, Emilia Di Tanna, capogruppo consiliare di minoranza, chiede «è legittima la partecipazione di un consigliere comunale alle sedute di giunta non ricoprendo egli stesso alcun incarico di assessore? Sono legittimi tutti gli atti prodotti in giunta comunale, delibere di giunta, laddove le sedute non siano state conformi a quanto previsto dalle norme in materia di composizione legittima della giunta comunale? Le delibere prodotte attraverso sedute di giunta non pienamente corrispondenti a quanto normativamente previsto, potrebbero considerarsi invalidabili?».
Se il Prefetto dovesse invalidare gli atti sarebbe davvero la fine per la maggioranza Pellegrino.
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