COSENZA – C’è un nuova denuncia penale di Vincenzo Cesareo contro la gestione dell’Asp cosentina, trasmesso al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Cosenza, al Procuratore della Repubblica di Catanzaro, al Procuratore della Corte dei Conti di Catanzaro e, per conoscenza, al Procuratore della Repubblica di Salerno.

L’ex direttore dell’ospedale spoke Paola-Cetraro, che pochi giorni fa ha denunciato alla Finanza la gestione della transazione “lacrime e sangue” dell’Asp con BFF Bank (https://www.calabriainchieste.it/2024/07/18/asp-cosenza-transazione-lacrime-e-sangue-denunciati-alla-finanza-presunti-intrecci-familiari-e-familistici/), oggi chiede lumi sull’acquisto delle ambulanze usate della Lombardia e sui medici gettonisti.

Nel suo esposto-denuncia, in particolare, si legge: «Con atto deliberativo n.1751/2023, l’ASP di Cosenza ha acquistato dalla Regione Lombardia n. 10 ambulanze e n. 10 automediche che la stessa regione aveva dismesso (ferraglia) per mandare al macero.

Quanto è costata questa “operazione” ai cittadini calabresi che sono costretti ad emigrare per avere prestazioni per la propria salute, non avendo questa possibilità nella propria regione per incapacità amministrative e per soldi spesi non certamente per la propria salvaguardia?

E’ lecito chiedersi se questi mezzi siano stati messi in funzione e quante altre somme, eventualmente, siano necessitate. E’ giusto che la salute dei cittadini calabresi sia salvaguardata in questo modo soprattutto in caso di emergenza/urgenza?

Con atto deliberativo n. 196, sempre l’ASP di Cosenza ha stanziato due milioni di euro per pagare i cosiddetti gettonisti per prestazioni libero-professionali, a ben 60 euro l’ora, in assenza di graduatorie di merito, per cui, a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina, vengono assunti medici in modo clientelare e, spesso, senza i previsti requisiti spendendo ingenti somme?

Il tutto mentre ci sono concorsi banditi nel 2.019 ed ancora da completare», conclude Cesare nella sua versione di parte, sottoposta alla autorità giudiziaria per accertamenti e verifiche di merito. Vedremo se e quali saranno le risultanze. Intanto se l’Asp vorrà replicare al dottore Cesareo, noi siamo qui: info@calabriainchieste.it