Emilia Di Tanna, capogruppo di “Per Amantea”

AMANTEA (Cs) – Ancora una volta si torna a parlare del comportamento tenuto dal sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino e da alcuni componenti di maggioranza.

Modi fare giudicati “discutibili” per dei rappresentati istituzionali, duramente criticati dai sindaci del comprensorio, da comitati, associazioni e politici.

Tant’è che il sindaco stesso, in uno dei suoi monologhi tenuto sui social, ha ritenuto dovero smentire di essere “arrogante” (questo è solo uno dei tanti aggettivi utilizzati per descrivere Pellegrino).

Oggi, a ritornare sull’argomento è la consigliera comunale di minoranza e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna. Ecco il perché.

«Di fronte agli ultimi accadimenti relativi alla gestione delle relazioni interistituzionali e alla capacità di restituire una immagine adeguata al nostro paese portata avanti da alcuni degli uomini della maggioranza di governo rimango davvero perplessa ed amareggiata», denuncia la consigliera Di Tanna.

Nell’ultimo Consiglio Comunale: «abbiamo assistito all’ennesimo maldestro tentativo da parte del Sindaco di riproporre una sua univoca visione di quelli che sono stati i motivi, gli atti ed i rapporti ormai completamente deteriorati del confronto-scontro con i Sindaci dell’Ambito Territoriale proposto all’intero Consiglio come ulteriore “processo inquisitorio” senza confronto nei confronti delle parti accusate di ordire un “complotto contro Amantea” che ho davvero ritenuto enormemente fuori le righe, tanto da dover chiedere l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale, dott.ssa Guido».

E, ancora: «Abbiamo assistito ad una scena davvero misera in cui il capogruppo della maggioranza ha letteralmente aggredito ed inveito contro un rappresentante della stampa, presente alla seduta, che era stato chiamato in causa direttamente dalle parole del Sindaco a cui aveva opposto una doverosa risposta tesa a chiarire le illazioni fatte nei suoi confronti».

E, poi: «Abbiamo ascoltato l’assessore Osso spiegare l’inspiegabile e cioè come e perché “effettivamente” si sia lasciato “scappare” un “epiteto” inadeguato nei confronti degli altri otto Sindaci».

E non è finita qua. «Abbiamo assistito, in breve, ad un consesso che mal rappresenta la nostra cittadina e di cui mi vergogno».

Ciò che non è bastato «è quello che è accaduto ieri sera a San Pietro nella serata che ha visto l’inaugurazione della nuova associazione “Gioia food coast” creata da Giancarlo Suriano in un’ottica di relazione forte a livello di immagine e di marketing a favore di tutto il comprensorio dell’Ambito Territoriale del Basso Tirreno cosentino».

Anche in quella occasione «il capogruppo di maggioranza, a nome e per conto del Comune di Amantea, ha dato vita ad un’altra situazione imbarazzante in cui ha inveito contro un semplice cittadino amanteano intervenuto nel dibattito conclusivo».

Insomma «un rappresentante del nostro Paese che fa vergognare tutti noi cittadini di Amantea».

In definitiva: «Non è più possibile pensare che questa Amministrazione ed i suoi uomini aggrediscano tutti coloro che criticano il loro operato così come in una democrazia è assolutamente normale e legittimo».

Ad Amantea «abbiamo bisogno di una rinnovata libertà di parola, di pensiero e di azione».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it