LIBANO – L’esercito israeliano ha annunciato che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, è rimasto ucciso nel bombardamento lanciato ieri nel quartiere meridionale Dahieh di Beirut, in Libano.
L’attacco rientra in una serie di pesanti raid compiuti da Israele proprio in Libano nelle ultime ore. Attacchi con cui Tel Aviv era intenzionata a colpire proprio il capo dei miliziani e il quartier generale di Hezbollah. Per gli attacchi sono arrivate pesanti condanne a Israele.
Per ultima quella dell’Iran, secondo cui “l’uccisione di palestinesi e il loro sfollamento nell’ultimo anno sono un crimine di guerra, una guerra contro l’umanità, un genocidio e una pulizia etnica, perpetrati da Israele nel silenzio e nell’inazione della comunità internazionale e dei paesi che si dichiarano sostenitori dei diritti umani”.
Una dichiarazione del portavoce dell’esercito di Israele racconta di come, a seguito di informazioni precise fornite dall’Idf e dall’apparato di sicurezza israeliano, i caccia dell’aviazione militare israeliana hanno effettuato un attacco mirato al quartier generale centrale di Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nell’area di Dahieh a Beirut.
“L’attacco è stato eseguito mentre la catena di comando senior di Hezbollah stava operando dal quartier generale, portando avanti attività terroristiche contro i cittadini dello Stato di Israele”.
Khamenei: «Tutti i musulmani si schierino con Hezbollah»
Tutti i musulmani si schierino con Hezbollah: è l’appello lanciato poco fa da Ali Khamenei, leader supremo iraniano, in un comunicato scritto diffuso dai media iraniani e panarabi. «È dovere di tutti i musulmani schierarsi con le proprie capacità al fianco del popolo libanese e del vittorioso Hezbollah e aiutarli ad affrontare questo regime usurpatore, ingiusto e malvagio», ha detto Khamenei in riferimento a Israele. Il comunicato di Khamenei prosegue: «il massacro del popolo indifeso in Libano, da un lato, ha rivelato ancora una volta a tutti la natura brutale del cane rabbioso del sionismo e, dall’altro, ha dimostrato la miopia e la politica insensata dei leader del regime usurpatore», in riferimento sempre al governo israeliano.
«La banda terroristica che governa l’entità sionista – afferma Khamenei – non ha imparato dalla guerra criminale durata un anno a Gaza, né si è resa conto che l’uccisione di massa di donne, bambini e civili non poteva influenzare o rovesciare la forte struttura della resistenza. Ora stanno sperimentando la stessa folle politica in Libano».
«I criminali sionisti – aggiunge il leader iraniano – devono sapere che sono troppo piccoli per causare un danno significativo alla forte struttura degli Hezbollah libanesi». «Tutte le forze della resistenza nella regione sono al fianco di Hezbollah e lo sostengono. Il destino di questa regione sarà determinato dalle forze della resistenza, guidate dal vittorioso Hezbollah». Khamenei prosegue: «il popolo libanese non ha dimenticato che un tempo le forze militari del regime usurpatore (israeliano) mettevano piede anche a Beirut. E fu Hezbollah a tagliargli le gambe e a rendere il Libano caro e orgoglioso. Anche oggi, con la grazia e la forza di Dio, il Libano farà pentire il nemico aggressore, malvagio e codardo».
L’Idf ha preso il controllo dell’aeroporto di Beirut
Un volo della compagnia iraniana Qeshm Fars Air proveniente da Teheran, diretto in Libano o in Siria, è tornato indietro nello spazio aereo iracheno nelle prime ore di questa mattina dopo che ieri sera Israele ha preso possesso della torre di controllo dell’aeroporto di Beirut. Lo riferiscono i media israeliani. L’Idf ha avvertito che avrebbe sventato qualsiasi tentativo dell’Iran di trasferire armi a Hezbollah, anche tramite l’aeroporto civile di Beirut. Il ministro dei trasporti Ali Hamiya, secondo i media libanesi, ha ordinato all’aereo iraniano di non atterrare all’aeroporto di Beirut e di non entrare nello spazio aereo.
«Khamenei trasferito in un luogo di alta sicurezza»
La guida suprema dell’Iran Ali Khamenei è stato trasferito in un luogo definito di «alta sicurezza» . Lo riferisce Ynet aggiungendo che Teheran è in continuo contatto con Hezbollah, in Libano, e con gli altri alleati della regione per decidere le prossime mosse dopo l’uccisione di Hasan Nasrallah, annunciata dall’Idf.