Home Cronache Pestaggi, estorsione e violenze a Paola: arrestato l’aguzzino, indagata l’amante

Pestaggi, estorsione e violenze a Paola: arrestato l’aguzzino, indagata l’amante

E' finito dritto in carcere il 41enne pregiudicato, accusato di una lunga sfilza di reati commessi a danno di una persona incapace e del figlio minore con disabilità. E' il caso del palazzo Odeon

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PAOLA (Cs) – E’ finito dritto in carcere il 41enne pregiudicato, originario di San Felice a Castello, accusato di una lunga sfilza di reati (circonvenzione di incapace, estorsione, minacce) commessi a danno di una persona incapace e del figlio minore con disabilità.

Indagata a piede libero la moglie della vittima, amante dell’aguzzino, che si sarebbe resa responsabile del concorso nel reato di circonvenzione di incapace perché, abusando della vulnerabilità e della fragilità del marito, ne carpiva la fiducia assieme all’odierno arrestato, inducendolo a donare tutti i beni alla moglie (l’intento era quello di venirne in possesso lui, il 41enne arrestato), causandogli un notevole danno economico in quanto uniche risorse economiche a sua disposizione, essendo privo di occupazione. 

E’ la storia ormai nota del cosiddetto Palazzo Odeon di Paola, di cui Calabria Inchieste si è occupato nei mesi scorsi in esclusiva assoluta con due servizi giornalistici, realizzati a luglio e ad agosto e relativi a gravissimi fatti di cronaca verificatisi a Paola, nella zona di Sottomercato:

1 – https://www.calabriainchieste.it/2024/07/30/violenza-a-paola-si-barrica-in-casa-di-conoscenti-tenendoli-in-ostaggio-poi-il-pestaggio/

2 – https://www.calabriainchieste.it/2024/08/17/ennesimo-pestaggio-al-palazzo-odeon-famiglia-ostaggio-di-un-pregiudicato/

L’uomo è entrato nella vita di quella famiglia perché amante della donna, presentato a marito e figlio come cugino (o cognato), venuto a Paola in soggiorno obbligato dopo 30 anni di detenzione per prendersi cura della sedicente parente.

Ma in effetti era il suo amante e puntava a impossessarsi dei beni della famiglia, usufruendo per tanto tempo di vitto e alloggio a loro danno.

E quanto il 41enne ha iniziato ad assumere atteggiamenti violenti, picchiando ripetutamente il marito della sua amante e arrecando non pochi disagi al ragazzino, la donna si era deciso a cacciarlo di casa, ma lui reagiva sia con minacce di morte (dicendo all’amante che avrebbe ucciso suo figlio), sia picchiando ripetutamente il marito, sia barricandosi nella loro casa e minacciando finanche i carabinieri (giunti sul posto dopo la richiesta di aiuto della famiglia, tenuta fuori dal proprio appartamento), riferendo loro che era armato e che li avrebbe crivellati di proiettili.

Nei prossimi giorni offriremo altri dettagli della triste vicenda, senza dimenticare che siamo in una fase di indagini preliminari e che, sebbene vi sia un provvedimento cautelare personale emesso dal giudice, su richiesta della procura, i fatti saranno vagliati anche in sede di contraddittorio.