REGGIO CALABRIA – Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà ha fatto visita alla ‘Casa comunale per senza fissa dimora’.
La struttura si trova nei pressi di via Reggio Campi, e l’occasione è servita per ringraziare la società Ikea per la donazione relativa ad alcuni arredi, destinati all’immobile, ed incontrare gli operatori della cooperativa ‘Vitasì’, impegnati nel servizio di assistenza quotidiana.
Erano presenti, inoltre, l’assessora alle Politiche sociali, Lucia Nucera, il consigliere comunale e metropolitano, Giuseppe Marino, il dirigente del settore, Demetrio Barreca, i responsabili della cooperativa che gestisce la struttura e il responsabile di area Ikea Italia, Daniele Bilardi.
La Casa dei senza fissa dimora è una struttura che ormai dal 2023 opera tutti i giorni a Reggio Calabria, in stretta collaborazione con l’Unità di Strada, nell’alveo dei servizi gestiti dal Settore Welfare del Comune, garantendo un servizio notturno fino a 15 ospiti, 10 uomini e 5 donne.

«Iniziamo al meglio questa settimana, all’insegna della solidarietà, rivolta agli ultimi, con una collaborazione tra enti pubblici e privati. Siamo qui per ringraziare Ikea che ha voluto donare alla Casa dei ‘senza fissa dimora’, molti arredi utili a consegnare maggiore conforto ai suoi ospiti: dai letti, gli armadi, librerie».
Così il sindaco Giuseppe Falcomatà che ha aggiunto: «Per la nostra comunità cittadina si tratta di un gesto non secondario, poiché interessa una struttura pubblica gestita molto bene da un’associazione di volontariato che da diverso tempo si occupa di persone ‘senza fissa dimora’.
E’ sicuramente un’immagine positiva di cittadinanza attiva, ma anche di collaborazione. Ikea, in questo caso – ha concluso – ha voluto dimostrare di voler entrare anche situazioni sociali di difficoltà del nostro territorio e per questo la ringraziamo».

Per l’assessora alle Politiche sociali Lucia Nucera: «Si tratta di una struttura molto importante in quanto garantisce un servizio di prossimità per tutte quelle persone che, per scelta o per altri motivi, si ritrovano a vivere per strada.

Abbiamo cercato non solo di offrire loro una sistemazione per la notte, ma anche ulteriori servizi, quali la colazione, la pulizia e di non secondaria importanza, un servizio sanitario, grazie alla presenza di un medico.
Quest’ultimo lo riteniamo assolutamente importante. Ringraziamo Ikea per questa sensibilità dimostrata, proprio per questo servizio. Allo stesso tempo – ha concluso – stiamo lavorando per ampliare l’orario di apertura della struttura, per garantire loro, anche in previsione dell’arrivo del freddo, un luogo dove potersi riparare per più tempo».

Presente alla visita anche il consigliere comunale e metropolitano Giuseppe Marino, già assessore al Welfare e alle Politiche Europee del Comune che ha dichiarato: «Proseguiamo un percorso avviato negli anni scorsi, e che da tempo abbiamo attivato, dopo un’attenta attività di recupero dei fondi e progettazione degli interventi.

Siamo soddisfatti per il lavoro portato avanti, dedicato alle persone più fragili della città, spesso definiti ‘invisibili’ ma che invece ci sono e proprio per questo vanno rispettati e aiutati».

Da sempre IKEA si impegna ad avere un impatto positivo nelle comunità in cui opera. Per questo IKEA Italia ha supportato il Comune di Reggio Calabria e la Cooperativa Sociale “Vitasì” attraverso la donazione di arredi per la “Casa per i senza tetto” di Reggio Calabria, uno spazio che accoglie persone in difficoltà offrendo non solo cura e riparo, ma anche percorsi mirati al reinserimento nella società.

L’iniziativa rientra nella più ampia progettualità “Un posto da Chiamare Casa”, tramite la quale IKEA Italia ha realizzato, in collaborazione con istituzioni e associazioni locali, più di 750 progetti sociali in oltre 10 anni, volti a restituire un senso di casa a chi più ne ha bisogno.
Per Ikea Italia presente il responsabile di area Daniele Bilardi: «Casa è il posto più importante al mondo, un rifugio in cui essere se stessi e costruire le basi per una vita migliore. Con questo progetto vogliamo contribuire a restituire un po’ di conforto e calore a donne e uomini che fino ad oggi non avevano un posto da chiamare casa.
Siamo consapevoli – ha concluso – che solo collaborando attivamente con il territorio e le istituzioni locali sia possibile realizzare iniziative che abbiano un impatto positivo sulla comunità così da costruire un futuro più equo e inclusivo».