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Mariano Santo di Cosenza, elogi e ringraziamenti al personale dell’Ematologia

«L'esperienza, la capacità e la preparazione, che contraddistinguono il lavoro dell’equipe dell’UOC di Ematologia e di tutta l’equipe professionale, sono accompagnate da una distintiva componente umana e di profondo rispetto per il paziente»

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Il Mariano Santo di Cosenza

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Una “lettera di encomio” firmata dalla dottoressa Francesca Nardo’, rivolta all’Unità operativa complessa di Ematologia del presidio ospedaliero Mariano Santo di Cosenza.

«Desidero ringraziare vivamente il Personale dell’UOC di Ematologia del Presidio Ospedaliero del Mariano Santo di Cosenza (medici, infermieri e personale OSS) diretto magistralmente dal Primario Dott. Massimo Gentile, per le cure e l’assistenza che mi sono state rivolte nel mese di settembre 2024.

Un ringraziamento particolare lo rivolgo ai Dirigenti Medici che mi hanno seguita particolarmente dott.ri Francesco Mendicino ed Ernesto Vigna.

Durante il ricovero, oltre alle capacità professionali, ho apprezzato le doti di intelligenza ed umanità mostrate nei miei confronti.

Conscia delle difficoltà che la Sanità Pubblica affronta, appare ancor più evidente lo sforzo del Personale del Reparto nel tentativo di offrire un servizio di qualità e di umanità.

L’esperienza, la capacità e la preparazione, che contraddistinguono il lavoro dell’equipe dell’UOC di Ematologia del Mariano Santo di Cosenza e di tutta l’equipe professionale, sono accompagnate da una distintiva componente umana e di profondo rispetto per il paziente; peculiarità necessarie e benefiche che contribuiscono senz’altro alla ripresa sia fisica che psicologica dell’ammalato, grazie al clima di pace e tranquillità che si respira nel reparto.

Ciò a dimostrazione che anche al Sud e in particolare nella nostra cara Calabria abbiamo strutture sanitarie eccellenti che meritano tutto il nostro appoggio e supporto, in un periodo in cui l’opinione pubblica tende a sottolineare, soprattutto, gli aspetti negativi, vorrei spezzare una lancia in favore di coloro che riportano in alto gli standard qualitativi delle professioni sanitarie.

Credo che l’umanizzazione dell’assistenza e delle cure, l’empatia, la vicinanza, il supporto e l’aiuto anche psicologico ed emotivo sono fattori essenziali che qualificano l’attività dei nostri operatori impegnati negli ospedali e nei servizi territoriali».