Il sindaco Vincenzo Pellegrino

AMANTEA (Cs) – Quella che si è tenuto ieri pomeriggio, in seno al comune di Amantea, è stata una seduta di consiglio caratterizzata da diversi scontri in aula e – all’atto della presentazione di una mozione da parte del sindaco Vincenzo Pellegrino sull’Ambito 3 – culminata con le grida di alcune persone presenti tra il pubblico (visibile su Zippa 29).

I lavori sono partiti già male considerando che la maggioranza ha portato in aula alcune modifiche al regolamento sull’utilizzo dei Piani per gli insediamenti produttivi, senza preventivamente informare la minoranza. O meglio, erano stati informati solo i consiglieri di Cambiamo rotta, il capogruppo di “Per Amantea” Emilia Di Tanna e il consigliere Orazio Mannarino sono stati informati al momento. 

Ragion per cui era stato chiesto alla presidente del consiglio di rimandare la discussione alla prossima seduta in modo tale da poter, democraticamente, partecipare all’approvazione del punto con cognizione di fatto.

Inoltre, sia Mannarino che Di Tanna hanno fatto notare che non “esistendo” le commissioni consiliari non è possibile confrontarsi prima in modo civile e trasparente. Fortunatamente la presidente del consiglio ha sottolineato che le commissioni sono state istituite, peccato però che non ha puntualizzato che non sono mai entrate in funzione.

Tralasciando questo “piccolo particolare” la maggioranza – avendo i voti – ha fatto passare il punto. Stessa cosa si è verificata per il regolamento relativo alla concessione del gratuito patrocinio e dell’utilizzo del palco comunale in modo gratuito, che – questa volta – ha visto anche la reazione contraria del consigliere di maggioranza Salvatore Campanella il quale ha presentato un emendamento poiché il regolamento portato in consiglio per l’approvazione era “poco chiaro”.

Anche questa volta la maggioranza – nonostante la contrarietà dei consiglieri Di Tanna, Mannarino e Campanella – si è votata il punto.

Il culmine dell’attrito è stato raggiunto all’ultimo punto inserito all’ordine del giorno presentato all’Assise semplicemente come “comunicazioni e varie”. Il sindaco Pellegrino, invece, a sorpresa – sempre per i soli due consiglieri di minoranza – ha portato una mozione da approvare in consiglio con la quale ha lodato le proprie qualità di sindaco del comune capofila, puntando il dito contro i restanti otto sindaci che – con la complicità della commissaria nominata dalla regione – stanno portando avanti un disegno per togliere lo scettro ad Amantea.

La consigliera Di Tanna, come sempre, ha chiesto un rinvio per poter visionare la mozione e la documentazione al fine di comprendere meglio la questione ma, ancora una volta, la maggioranza le ha sbattuto la porta in faccia, da qui l’abbandono dell’aula. 

Diverse le voci di contestazione al discorso del sindaco che si sono sollevate dalla sala consiliare, tant’è che a un certo un punto il presidente del consiglio ha chiesto l’intervento dei Vigili urbani (ma erano già andati via), e il sindaco ha sbottato «ma chi è quella? Fatela stare zitta».

Come sempre, dunque, nel consiglio comunale di Amantea ha vinto la democrazia. Della serie: noi decidiamo e finché abbiamo i numeri facciamo quello che vogliamo. Ma i numeri, la maggioranza, li ha grazie a chi? L’opposizione “costruttiva” di chi spalleggia la maggioranza in carica ad ogni costo ci sta, ma umiliare il ruolo della minoranza e il ruolo che la stessa dovrebbe svolgere con trasparenza e democrazia proprio no.

Un chiaro esempio ne sono le commissioni consiliari mai attivate. In ogni consiglio comunale che si rispetti è bene mettere al corrente “tutta” la minoranza – e non solo la parte che conviene – di ciò che si porta nella massima Assise cittadina, più che altro per permettere a ogni singolo cittadino di informarsi preventivamente di regolamenti, leggi, norme ecc.

E se “parte“ della minoranza accetta che gli strumenti previsti per legge vengano calpestati, v’è da chiedersi se si conosce realmente il significato della parola democrazia.

Quanto meno, ieri pomeriggio, la cittadinanza si è resa conto personalmente di ciò che accade quotidianamente in consiglio comunale. 

A proposito, la mozione del sindaco è stata votata dalla maggioranza e da Cambiamo rotta, fatta eccezione per il consigliere Mario Bruno che – comprendendo il discorso della consigliera Di Tanna, aveva chiesto un rinvio che, ovviamente, non è stato accordato.

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