BELMONTE CALABRO (Cs) – Nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Belmonte Calabro, la minoranza ha sollecitato una riflessione chiara e approfondita sul tema della gestione del rischio alluvionale, alla luce dell’approvazione del Piano stralcio per la sistemazione, riduzione e gestione del rischio alluvionale per l’area Calabria/Lao (PSdGDAM-RisAl-Cal/L) da parte della Conferenza istituzionale permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale con la Delibera regionale n. 2 del 24 ottobre 2024.
«Questo piano, redatto in conformità agli articoli 66, 67 e 68 del D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche – per l’opposizione – costituisce uno strumento cruciale per affrontare le criticità idrogeologiche del territorio, individuando misure di prevenzione e mitigazione del rischio idraulico».
Tra i documenti principali del Piano si segnalano: «le mappe di pericolosità idraulica (P3, P2, P1); mappe di rischio idraulico (R4, R3, R2, R1); norme tecniche di attuazione, che indirizzano gli interventi di mitigazione e regolamentazione urbanistica; relazione generale, che illustra analisi territoriali e misure proposte».
Le implicazioni per il Comune di Belmonte Calabro
«Il Piano identifica nel territorio di Belmonte Calabro specifiche aree con differenti livelli di pericolosità e rischio idraulico. In particolare: pericolosità idraulica (P3, P2, P1): evidenzia i settori più esposti alle esondazioni, fornendo una base per pianificare misure preventive. Rischio idraulico (R4, R3, R2, R1): attribuisce priorità agli interventi sulla base dell’impatto economico e sociale».
Nel caso di Belmonte Calabro, «le aree più vulnerabili sono situate in prossimità degli alvei fluviali e delle zone a bassa quota, dove urbanizzazione e caratteristiche geomorfologiche amplificano il rischio. Il Piano prevede vincoli stringenti, con impatti diretti sulle attività edilizie e infrastrutturali».
La minoranza consiliare ha espresso alcune osservazioni critiche e proposte costruttive:
Vincoli urbanistici: «le norme tecniche di attuazione comporteranno restrizioni significative in alcune aree. Sarà fondamentale integrare tali disposizioni nei piani urbanistici locali, evitando conflitti normativi e garantendo una pianificazione coerente».
Interventi di mitigazione: «Per le zone classificate come R4 e R3 (rischio molto elevato ed elevato), è necessario avviare interventi urgenti, tra cui: realizzazione e manutenzione di opere di difesa idraulica; rinaturalizzazione degli alvei fluviali e ripristino delle fasce riparie; delocalizzazione o protezione delle infrastrutture critiche situate nelle aree a rischio».
Sensibilizzazione della cittadinanza: «il coinvolgimento della comunità locale è essenziale. Si propone l’organizzazione di campagne di informazione per sensibilizzare la popolazione sui rischi idraulici e sulle buone pratiche da adottare in caso di emergenza».
Monitoraggio continuo: «La dinamicità dei fenomeni idrogeologici richiede un costante aggiornamento delle mappe di rischio e l’integrazione di nuove criticità emerse attraverso un monitoraggio periodico!.
Un’opportunità da cogliere con responsabilità
«Il Piano stralcio rappresenta un’opportunità strategica per affrontare in modo sistematico le vulnerabilità idrauliche del territorio di Belmonte Calabro. Tuttavia, la sua efficacia dipenderà dalla capacità del Comune di: implementare gli interventi previsti; coordinare una governance efficace; coinvolgere attivamente la popolazione locale».
La minoranza auspica che «il Consiglio Comunale e l’amministrazione agiscano con decisione e trasparenza per garantire la sicurezza del territorio e dei cittadini. L’impegno collettivo sarà determinante per trasformare un rischio in un’occasione di resilienza e sviluppo sostenibile».
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