Il segretario del Pd, Enzo Giacco

AMANTEA (Cs) – «Per la prima volta, dopo due anni e mezzo, il Consiglio è stato convocato di pomeriggio. E i cittadini sono intervenuti. La prima Assise con presenza di pubblico».

E’ quanto si legge in una nota del circolo Pd cittadino “Moro Berlinguer”.

«Per il resto un’adunanza abbastanza deludente. Sia sotto il profilo del dibattito che per quanto riguarda l’esito. Grave l’episodio che ha riguardato la consigliera Di Tanna rea di aver fatto notare al Sindaco che non era prevista alcuna votazione di mozioni all’odg. Le frasi offensive pronunciate nei suoi confronti possono essere riascoltate nella diretta che ha fatto Zippa29. Qualcuno dovrà spiegare secondo quale articolo il Sindaco poteva mettere a votazione un documento non consegnato ai consiglieri relativo a un punto calendarizzato come comunicazione. Con tutto il consiglio – ad eccezione del consigliere Mannarino – che si è “adeguato” alla richiesta».

Ma «il pasticcio si è consumato sin dall’inizio, quando è stato svelato che il regolamento per i Pip messo a disposizione dei consiglieri non era quello in discussione.
Il documento è stato approvato nonostante le nostre richieste di rinvio del punto, motivate dal fatto che il regolamento prevede che i documenti devono essere messi a disposizione per tempo dei consiglieri. Anche qui con buona parte dell’Assise accomodata sulle posizioni della maggioranza».

Tra i punti discussi «uno ha dell’incredibile. I due palchi comunali praticamente non saranno più utilizzati da nessuno, perché è stato approvato un regolamento che prevede che l’utilizzatore li prelevi, li monti, li collaudi, li smonti e li riconsegni a sue spese e responsabilità. Immaginiamo una scuola che per utilizzare il palco del comune debba fittare dei mezzi per andarlo a ritirare, degli operai per farlo montare e un tecnico per farlo collaudare. Stessa trafila per la consegna. Una follia».

Quando la consigliera Pd lo ha fatto notare «il Sindaco ci ha “rassicurati” (è un eufemismo) con un’espressione mitico-allegorica “È finito il tempo della cuccagna”. Quindi, la messa a disposizione del palco – per iniziative culturali, per una recita degli studenti, per un comizio politico – sarebbe riconducibile alla “cuccagna”! Complimenti davvero, soprattutto a tutti quelli che questo regolamento lo hanno votato. Prendiamo solennemente l’impegno di abrogarlo appena il popolo ci darà la possibilità di governare questo oggi sfortunato paese».

Infine, durante l’Assise «abbiamo scoperto che quelli ammassati presso le vecchie scuole medie tecnicamente non sono “rifiuti”! Così ha rassicurato il tecnico progettista invitato dall’amministrazione che ha dichiarato di non essere a conoscenza del fatto che i container erano stati prelevati! Lo stesso ha, altresì, rassicurato i cittadini preoccupati che quei detriti coperti con i teli dalla ditta non rappresentano un problema per la salute della gente! Noi una visita sul cantiere comunque ci sentiamo di suggerirla. Al netto di ciò, tanti condizionali sulla soluzione della problematica».

Le novità riguarderebbero, invece, «le nuove prospettive progettuali che interessano l’opera da costruire. Già, perché pare che nulla sarà previsto per auditorium e palestra».

Una nota, infine, «sui cittadini che avevano presentato la petizione e che non sono potuti intervenire. Hanno dovuto trasmettere per iscritto delle domande. In passato, venivano sospese le sedute e – in occasioni come queste – si consentiva ai cittadini di intervenire fuori verbale. Oggi non funziona più così!».

Sulle interpretazioni regolamentari in realtà «ci sarebbe tanto, ma tanto, da dire. Approfondiremo gli esiti del Consiglio nelle prossime ore. Sabato abbiamo convocato il Partito. All’odg c’è anche una mozione di solidarietà e sostegno alla nostra consigliera Emilia Di Tanna».

E, poi «sappiamo che anche la Federazione provinciale si sta muovendo in tal senso. Perché quanto accaduto è offensivo non solo nei confronti della consigliera, ma del parlamento cittadino e di tutta la città. E, onestamente, non se ne può più! Ci aspettiamo una presa di posizione da parte di chi siede nei banchi del consiglio, delle donne innanzitutto, della vicesindaca Caterina Policicchio anche in considerazione del suo impegno nell’associazionismo femminile. Lei, più di chiunque altra, dovrebbe rompere questo assordante silenzio che rende complici dell’atteggiamento offensivo verso una donna che ha l’unica colpa di interpretare con rigore e lealtà il mandato elettivo».

Sabato nella sede di corso Vittorio Emanuele – dalle 10.30 alle 12.30 – sarà, inoltre, possibile sottoscrivere la tessera del PD.

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