Roberto Perrotta

PAOLA (Cs) – «Non mortificatemi facendo proposte irricevibili, perché io non sono sul mercato».

E’ la secca replica del consigliere di minoranza Roberto Perrotta, durante l’ultima seduta di consiglio comunale, alla maggioranza della “nuova era” che, così come narrato nei mesi scorsi attraverso distinte pregresse analisi giornalistiche di Calabria Inchieste, intervenne sui singoli consiglieri comunali di minoranza, in una sorta di campagna acquisti per cercare di risistemare la coalizione di governo prima che le incomprensioni tra la “nuova era” e la consigliera comunale Sandra Serpa si risolvessero (solo recentemente, ndr), pare grazie a un deciso intervento politico sull’onorevole Luciana De Francesco, di cui Serpa è membro della struttura alla Regione.

Perrotta, dunque, “non è in vendita”, non ha mai avuto alcuna intenzione di passare in maggioranza, né di fare da stampella alla “nuova era”, contrariamente alle voci fatte circolare in giro, verosimilmente proprio al fine di incutere timore ai consiglieri di maggioranza più “indecisi”, facendoli tornare sui propri passi, così come è poi avvenuto.

Ed in effetti, Serpa è rientrata dopo mesi, dall’Estero, riprendendo posto tra i banchi della maggioranza e votando secondo indicazioni del gruppo Politano, anche al fine di non perdere l’assessorato occupato da Antonio Logatto.

Ma andiamo avanti.

Tre distinti puntigliosi interventi di Roberto Perrotta, spesso in replica a prese di posizione del sindaco o di esponenti della maggioranza Politano, mettono a nudo una situazione politico-amministrativa a dir poco drammatica.

LA DELIBERA DI GIUNTA CHE SCONFESSA LA DELIBERA DI CONSIGLIO

L’ex sindaco Perrotta, intanto, ha acceso i riflettori sulla famigerata delibera di giunta comunale che sconfessa in modo eclatante la delibera di consiglio comunale assunta mesi addietro all’unanimità dal consiglio comunale di Paola e vertente sui lavori del raddoppio della galleria ferroviaria Santomarco.

Perrotta, tra i cinque consiglieri firmatari di una interrogazione consiliare sull’argomento, ha ribadito le sue perplessità in merito: «Secondo voi questo è normale? E’ normale che una delibera di giunta sconfessi un atto deliberativo assunto unanimemente dal consiglio comunale? Peraltro senza che il medesimo consiglio venga avvertito? Questa non è certo una questione che riguarda il singolo consigliere, ma tutta la città. E’ una questione che interessa Paola. E rispetto alla quale c’è stato un Comitato popolare che ha lottato, ci sono state tante manifestazioni, tanti avvenimenti che ci hanno visto protagonisti. Mi aspetto che il primo cittadino o chi per lui prenda la parola e ci rassicuri tutti. Su tutto ciò non deve rimanere alcun dubbio».

Peraltro, «sempre in merito alla galleria Santomarco, vi chiedete cosa è stato fatto durante la passata amministrazione? Ve lo ricordo io: quando è arrivata la comunicazione di sospensione del dibattito pubblico era aprile del 2022; si è poi giunti a luglio 2022 e si era insediata un’altra amministrazione, la vostra. Quindi non facciamo i bambini, dando sempre la colpa ad altri. Ci sono i dati, le date, le carte che non si possono smentire».

SPOLIAZIONE OSPEDALE SAN FRANCESCO DI PAOLA

«Anche sulla vicenda dell’ospedale, mi chiedo: è in atto un ridimensionamento, come sostengono in tanti, pubblicamente? Perché non fate chiarezza? Paola ha perso posti letto di chirurgia e di medicina e non avrà l’attivazione dell’emodinamica? FSono fatti che riguardano Paola. Se non ne parliamo in questa sede, dove se ne deve discutere?»

CARENZA IDRICA, CANTIERI FERMI, QUARTIERI AL BUIO

«Il consiglio comunale non può ignorare ciò che avviene nel nostro paese. Ancora oggi manca l’acqua in molte case, in tante zone di Paola, e nessuno ne parla. La strada viale Caritas è bloccata da tempo (area di cantiere, ndr) e non capisco le ragioni per le quali non vi lavora nessuno. Vi sono interi quartieri al buio e, secondo voi, tutto va bene? E non voglio continuare con un elenco che conoscete meglio di me. Vogliamo parlare di queste cose? Volete offrire chiarimenti in merito?»

PAOLANI SCOMPARSI E CIMITERO ABBANDONATO

Vittorio Crocicchio ha combattuto per i servizi della nostra città in tema di trasporti e la vicenda della galleria è stata una della sue ultime battaglie. Ha avuto un ruolo importante a Paola, come lo ha avuto Pino D’Andrea, Maria Rosaria Carbone, il professore Sandro Rabbissoni.

Perché non dire qualcosa su chi ha lasciato una traccia indelebile in questa città, ha svolto un ruolo importante? C’è un “angelo” recentemente volato al cielo, ma non una parola. Non si deve parlare di questi argomenti? Non è così che si fa.

Peraltro, approfitto col dirvi che costringete finanche i nostri cari defunti a stare in condizioni pietose. Andateci al cimitero, e vedete che spettacolo indecoroso si presenta agli occhi della gente. Uno scempio vissuto finanche il 2 di novembre».

Sempre sul cimitero, in replica a chi, in maggioranza, ricordava a Perrotta, con tono sarcastico, che durante il suo intervento non ha citato l’atto incendiario ai danni della ditta esecutrice dei lavori, l’ex sindaco ha replicato, tra l’altro, affermando: «Potevate dire che avete eredito dalla passata amministrazione comunale 1,8 milioni di euro e ancora, dopo due anni e mezzo, non siete stati capaci di ultimare i lavori. Vogliamo parlare di questo?»

DEBITI COMUNALI

Ed in tema di “carattere bipolare” di qualcuno, Perrotta ha ricordato a sindaco e maggioranza, i quali sostenevano in passato d’aver ereditato una situazione economico-finanziaria pesante e che l’ex amministrazione Perrotta avrebbe dovuto dichiarare il dissesto, relazioni e dichiarazioni di autorevoli tecnici: revisori dei conti, uffici, dottoressa Greco, ma anche gli interventi di altri consiglieri comunali di minoranza, appartenenti a distinti gruppi politici, che ridimensionavano la portata di tale situazione.

«Dicevano che c’erano tanti di quei debiti che non si riusciva nemmeno a quantificarli. Una volta ricordo che lo disse anche il sindaco Politano, che – ha aggiunto ironicamente Perrotta – viene da Marte: disse che avrebbe portato l’elenco di questi debiti fatti, ma poi non s’è più visto».

E Perrotta parla, a tal proposito, di «atti emulativi», che in diritto sono «atti terrificanti», ossia quando si portano a compimento azioni non certo per ottenere qualcosa ma per fare danno all’altrui persona.

«Poi si chiede ai revisori dei conti e all’ex assessore alle finanze Filella sulla presunta drammatica situazione economica del Comune ed entrambi rispondono che non ne sanno niente. Ma allora, di cosa stiamo parlando?

Quando in questo consiglio comunale sento dire dalla dottoressa Greco che non ci sono gli estremi per il dissesto (ecco l’atto emulativo, ndr), così come ha detto il revisore: i servizi sono garantiti e gli stipendi pagati. Quindi noi saremmo responsabili per non aver dichiarato il dissesto o voi state consumando un atto emulativo?», s’interroga l’ex sindaco.

CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONI O DI MINORANZA?

Perrotta ricorda poi che a lui non piacere nemmeno l’etichetta di consigliere di opposizione: «Io sono un consigliere di minoranza e vorrei avere la capacità di discernimento: se una cosa va bene alla città la voto, altrimenti non la voto. Ho sempre usato una metafora: siamo seduti tutti sullo stesso pullman. È solo cambiato il conducente. Posso mai augurare che il nuovo conducente porti il pullman in un dirupo, se su quel mezzo ci sono seduto anche io, i miei figli, i miei cittadini? Ora però siamo giunti a un bivio».

I DEBITI E LE VARIAZIONI NON APPROVATE DALL’EX CONSIGLIERE POLITANO

Roberto Perrotta ricorda, tra l’altro, quel famoso consiglio comunale di dicembre 2021, allorquando non venne approvata la delibera per il necessario riconoscimento di debiti fuori bilancio, tanti derivanti da sentenze, per l’assenza strategica dell’allora consigliere comunale Giovanni Politano, appartenente all’allora maggioranza Perrotta, che si assentò in dissenso con la sua stessa coalizione, bloccando l’approvazione di quei debiti. «Debiti che ancora oggi devono essere pagati e tale situazione si trascina da tempo – è il senso dell’accusa di Perrotta – anche e soprattutto per colpa dell’attuale sindaco».

LE INTERROGAZIONI COMUNALI SENZA RISPOSTA

Il consigliere comunale Roberto Perrotta parla, poi, di interrogazioni puntualmente inevase e che riguardano sia l’amministrazione comunale e sia gli uffici. Spero non sia vera la vocina udita in giro secondo cui c’è chi sostiene che un dirigente non può rispondere alle interrogazioni se l’amministrazione non gli dà il via libera. Perché il dirigente deve rispondere necessariamente e ci sono interrogazioni senza risposta risalenti a due anni, due anni e mezzo. È un nostro diritto ricevere risposte».

MANCATA NOMINA DELL’ASSESSORE ALLE FINANZE

Poi, infine, un altro riferimento sarcastico: «I conti del Comune sono per voi talmente importanti che non ricordo da quanto tempo siamo ancora sprovvisti di un assessore al bilancio. Tutto ciò è inverosimile»