SAN LUCIDO (Cs) – Il gruppo consiliare di opposizione Avanti San Lucido, rappresentato dai consiglieri Roberta Provenzano e Dorina Ambrosi, interviene su due scottanti vicende di attualità e rilevante interesse pubblico: il blocco dei lavori della rotatoria Ss18 San Lucido ed i ritardi nella derattizzazione delle scuole cittadine.
«Siamo alle solite! I lavori bloccati alla rotatoria del bivio nord stanno creando grave disagio alla comunità Sanlucidana che da diversi mesi – troppi! – si vede privata di uno sbocco strategico per il territorio. Di tale situazione, evidentemente, ne risente fortemente anche l’economia del paese, ne risentono i commercianti!
Sit-in di protesta per il blocco dei lavori di realizzazione della rotatoria
Bene l’iniziativa di protesta pensata dal Sindaco, alla quale ci uniremo, anche noi al fianco dei commercianti e della cittadinanza tutta per provare a sensibilizzare gli Enti preposti affinché a tale incresciosa situazione possa essere trovata una soluzione (https://www.calabriainchieste.it/2024/12/11/san-lucido-fermi-i-lavori-della-rotatoria-bivio-nord-scatta-la-protesta/#google_vignette).
C’è da dire però che bene avrebbe fatto la maggioranza, invece di perder tempo nel goffo tentativo di prendersi i meriti di una opera che, in verità, è stata pensata ed appartiene all’idea portata avanti da altre amministrazioni, ad utilizzare quel tempo impiegato, invece, a pochi giorni dall’inizio dei lavori, per gli spot elettorali, con tanto di caschi da lavoro e progetti sventolati per inneggiare ad una casuale vittoria, a verificare l’effettiva capacità di quegli stessi progetti a garantire un’esecuzione dei lavori in tempi ragionevoli, garantendo un’interazione preventiva e incisiva con la Sovrintendenza.
Bene, invero, avrebbero fatto i nostri amministratori a pretendere uno studio dettagliato (eseguito da professionisti!) del territorio ove si sta costruendo la rotatoria (si badi, non il colosseo!), per evitare di trovarsi nella situazione per cui oggi si protesta. Questo lo scenario: prima dell’inizio dei lavori, la corsa ad accaparrarsi i meriti del progetto; a lavori sospesi la protesta e lo “scaricabarile”.
Fatta questa doverosa analisi, per garantire una rappresentazione dei fatti molto più vicina alla verità, accogliamo con piacere l’idea di questa marcia di protesta e come detto, ci saremo! Ci saremo però con coscienza critica.
Emergenza scuole e mancanza di prevenzione nella derattizzazione
Del resto, non possiamo distrarci dall’altra problematica che investe la nostra Comunità che è quella afferente alla gestione dell’emergenza nelle scuole e la mancanza di prevenzione nella derattizzazione.
Se è indiscutibile che la salute e la sicurezza degli studenti debbano essere la priorità assoluta, è altrettanto chiaro che una gestione responsabile del problema non può limitarsi ad un intervento d’emergenza.
L’amministrazione comunale avrebbe dovuto agire con maggiore anticipo per prevenire l’infestazione, assicurandosi che le strutture scolastiche venissero monitorate costantemente e fossero oggetto della dovuta manutenzione.
La comunicazione su questa vicenda è stata praticamente assente: i cittadini non hanno ricevuto spiegazioni dettagliate sui motivi del blocco, né su come si è arrivati a questa situazione.
La riapertura delle scuole è stata comunicata solamente dall’istituto, in assenza di comunicazione e di trasparenza sugli interventi realmente posti in essere, sulle modalità e sui rimedi esperiti da parte dell’amministrazione comunale, per evitare il ripetersi del problema.
Ciò che risulta evidente è che l’amministrazione non ha saputo cogliere le occasioni per intervenire in modo incisivo e proattivo.
In entrambi i casi, non solo è mancata una gestione preventiva adeguata, ma anche una comunicazione trasparente che avrebbe permesso ai cittadini di comprendere i motivi delle decisioni adottate e le soluzioni proposte.
In questo allarmante scenario prenatalizio, non si perde occasione per la celebrazioni di situazioni che di straordinario hanno ben poco, se non la “benedizione” di un blocco di metallo che, per buona pace dei nostri amministratori, nel 2025 ha veramente poco di internazionale! E peccato che quel bancomat non eroghi finanziamenti per l Ente, magari tutti quelli perduti
A questo punto non ci resta che sperare nella generosità di Babbo Natale».