PAOLA (Cs) – «In merito all’occupazione, da parte di alcune associazioni, dell’ex sede scolastica dell’IPstc “Padre Tarcisio Pisani”, di proprietà provinciale ed in fase di acquisizione da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale, l’Amministrazione comunale di Paola non può non prendere atto di quella che è la volontà della Provincia di Cosenza e delle intenzioni, da parte dell’Asp, di utilizzare la struttura in questione per realizzare servizi sanitari moderni ed efficienti, utili a tutto il nostro comprensorio, partendo da un nuovo poliambulatorio e da altre finalità primarie per quanto riguarda l’utilità socio-sanitaria».
E’ la presa di posizione della “nuova era” del sindaco Giovanni Politano sulla querelle dello sfratto dell’ex scuola Pisani di Paola, che proprio oggi ha fatto registrare un botta (https://www.calabriainchieste.it/2024/12/11/la-provincia-fa-chiarezza-sul-tentativo-di-sgombero-dellex-sede-scolastica-ipstc-pisani-di-paola/#google_vignette) e risposta tra Provincia di Cosenza e associazioni (https://www.calabriainchieste.it/2024/12/11/sfratto-ex-scuola-pisani-associazioni-replicano-alla-provincia-di-cosenza/).
«Quel che ci dispiace, è che, di fronte a questa importantissima opportunità, c’è chi un giorno fa i girotondi provando a difendere la sanità ed il giorno dopo fa le barricate a difesa di chi occupa strutture pubbliche a danno di progetti finalizzati a rendere, i servizi sanitari stessi, migliori, più moderni e certamente all’avanguardia. Non solo per la città di Paola, bensì per l’intera fascia tirrenica».
Il riferimento è chiaramente a Graziano Di Natale.
La nota prosegue: «Non può, inoltre, non apparire strano che, mentre venivano trasferiti la Croce Rossa Italiana e gli Amici del cuore, nulla è stato detto o fatto, mentre ora si alzano le barricate per gli amici.
Un doppiopesismo che ben evidenzia le reali intenzioni di chi, probabilmente, pensa solo ed esclusivamente al proprio orticello e non agli interessi collettivi.
Ad ogni modo, anche riconoscendo la meritoria attività delle associazioni in questione, finalizzata alla crescita pure dei più piccoli ed alla loro formazione in alcuni ambiti ben precisi, non possiamo assolutamente voltarci dall’altro lato, restando insensibili al fatto che, la nostra Città, è stata individuata come sede di servizi sanitari strategici ed indispensabili, auspicando che il senso di responsabilità prevalga su tutto il resto e che si arrivi, pertanto, ad una soluzione nel più breve tempo possibile».