Home Cronache Sequestro Mazzotti, morto uno degli “ideatori” del rapimento della 18enne

Sequestro Mazzotti, morto uno degli “ideatori” del rapimento della 18enne

Giuseppe Morabito, 80 anni, nato ad Africo, sotto processo perché considerato presunto mandanti del rapimento di Cristina Mazzotti, ritrovata morta a Galliate

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Un processo penale

TRADATE (Va) – E’ morto Giuseppe Morabito, 80 anni, nato ad Africo ma residente a Tradate, nel Varesotto, imputato al processo in corso davanti alla corte d’Assise di Como nei confronti dei presunti mandanti del rapimento di Cristina Mazzotti.

E’ quanto riporta l’Ansa.

Considerato uno degli ideatori del sequestro della diciottenne Cristina prelevata sul cancello della casa di famiglia a Eupilio (Como) il 30 giugno del 1975 e ritrovata morta il primo settembre successivo nella discarica di Galliate, in provincia di Novara, Morabito avrebbe dovuto presenziare oggi a una nuova udienza alla quale i suoi difensori si sono presentati notificando un certificato di morte.

Toccherà ora alla corte d’Assise valutare l’eventuale estinzione delle contestazioni per morte dell’imputato. Morabito era a giudizio assieme a Demetrio Latella, 70 anni, indagato e poi imputato sulla scorta di una impronta repertata all’epoca del rapimento ma rimasta priva di attribuzione fino al 2006, a Giuseppe Calabrò, 74 anni, detto “u’ dutturicchiu”, e ad Antonio Talia, 73, ritenuti tutti a vario titolo implicati nel sequestro.

Il processo di primo grado si era concluso a Novara il 7 maggio 1977 con tredici condanne di cui otto ergastoli a custodi, centralinisti, ricattatori e complici della banda.
Cristina Mazzotti era figlia di Elios Mazzotti, imprenditore del ramo cerealicolo titolare della ditta “Mazzotti e C.”