REGGIO CALABRIA – Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, leader nazionale di Forza Italia, è giunto oggi in Calabria, dove sta toccando varie località per impegni politici e istituzionali.
Dopo aver fatto visita al governatore Roberto Occhiuto, ricoverato a Cosenza per riabilitazione (https://www.calabriainchieste.it/2024/12/14/antonio-tajani-in-calabria-incontra-roberto-occhiuto-in-clinica/#google_vignette), il leader azzurro ha detto che in Calabria «Forza Italia vive un momento particolarmente positivo».
«L’abbiamo detto ieri al Consiglio nazionale – ha aggiunto – abbiamo raggiunto quota 150 mila iscritti rispetto ai 110 mila dell’anno scorso, vogliamo raggiungere l’obiettivo del 20% alle elezioni politiche e lo facciamo aggregando forze che sono di area centrista.
Ieri si sono federate tre le forze politiche, credo che altre forze si federeranno con noi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Stiamo guardando a tanti amministratori civici e il lavoro che si sta facendo ottimamente in Calabria di aggregare attorno a Forza Italia decine e decine di amministratori locali va nella perfetta direzione di una strategia politica che abbiamo avviato in occasione delle elezioni europee quando facemmo aderire il nome del popolarismo europeo alla nostra campagna elettorale.
Insomma stiamo creando quella grande forza politica che deve occupare lo spazio tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein: questo deve essere Forza Italia del futuro, una forza che aggrega i moderati, insomma occupa lo spazio che nella prima Repubblica, pur essendo cambiate le cose, pur essendo noi completamente differenti, occupavano la Democrazia cristiana, il Partito Liberale, il Partito Socialista, il Partito Repubblicano.
Quello spazio per garantire stabilità al Paese, ma anche rassicurare tutti gli italiani con una forza seria, credibile, affidabile e responsabile»
Rispetto alle polemiche scaturite dalle proteste dei sindacati e sulla proposta di Salvini di modificare le norme sulla regolamentazione degli scioperi, Tajani ha detto: «Purtroppo in questa fase ci sono alcune organizzazioni sindacali che stanno usando lo sciopero, che è legittimo, per fini politici e non per la tutela dei lavoratori.
Tant’è che gli scioperi sono sempre scioperi organizzati da uno, due sindacati e non trovano il consenso di grandi sindacati. Penso alla Cisl, penso alla Confsal e penso anche all’Ugl, che non hanno ha aderito allo sciopero generale voluto da Cgil e Uil.
Anche il linguaggio usato da certi sindacalisti – ha detto Tajani – è un linguaggio che non ha nulla a che vedere con la tutela dei diritti dei lavoratori, perché i diritti dei lavoratori, credo, che il governo li stia tutelando nella maniera migliore visto che sono aumentate le ore lavorate; sono passate da meno di undici milioni a undici milioni e mezzo, tra il 2023 e il 2024».