SAN LUCIDO (Cs) – «La storica struttura socio-sanitaria “Ex-Onpi” di San Lucido sta per chiudere perché carente dei requisiti minimi e, pertanto, sta rischiando di perdere, da qui a pochi giorni, non solo l’autorizzazione provvisoria al funzionamento dei 24 posti letto da tempo già esistenti per Casa di Riposo per Anziani ma, anche, quella relativa all’ampliamento a 45 posti letto per la quale il sottoscritto aveva ottenuto, a suo tempo, parere favorevole da parte della Regione Calabria».
E’ quanto denuncia Franco Nunziata, medico e direttore sanitario.
Ma, il fatto ancor più grave per Nunziata è che «il Comune di San Lucido sta perdendo anche l’autorizzazione regionale alla realizzazione di ulteriori 20 posti letto per Rsa, altri 10 posti letto per Disturbi del Comportamento Alimentare, ad altri 13 posti letto per la cura e l’assistenza di Pazienti affetti da Sindrome Laterale Amiotrofica ed anche a 39 prestazioni pro die per un Centro Diurno Anziani».
Programmazione sanitaria, questa effettuata «dal sottoscritto e per la quale ero riuscito ad ottenere il parere favorevole alla realizzazione nel 2018 e che il Comune di San Lucido, non ha mai concretizzato».
E, ancora: «Il mio impegno personale, che aveva creato le premesse e le condizioni per fare dell’Ex – ONPI di San Lucido, non più un ghetto disumano ed al di fuori da ogni normativa di legge, così come l’ho trovato nel 2016, bensì una moderna Cittadella della Salute di ben 88 posti letto più Centro Diurno, è stato, purtroppo, vanificato dalla incuria delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute dal 2016 ad oggi, senza voler sottacere le gravi responsabilità delle Amministrazioni Comunali precedenti».
Ma, oggi, «alle soglie di una drammatica totale chiusura della struttura le cui responsabilità non sono certamente soltanto dell’attuale Amministrazione che ha ereditato incapacità, errori ed omissioni del passato, a nulla servono contrapposizioni politiche o, peggio ancora, polemiche e strumentalizzazioni di parte; occorre che tutti, a partire dal sottoscritto, da libero cittadino e medico esperto in organizzazione socio – sanitaria, facciamo quadrato intorno al Sindaco De Tommaso dandogli più forza per difendere la sopravvivenza ed il rilancio di questo presidio assistenziale territoriale alternativo ed integrativo della assistenza ospedaliera onde salvaguardare la dignità umana degli anziani e degli ammalati e la continuità e la garanzia occupazionale degli operatori che vi lavorano».
Infine: «Nei momenti di difficoltà occorre far prevalere il senso di responsabilità e di collaborazione da parte di ciascuno di noi».
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