AMANTEA (Cs) – L’ex sindacalista amanteano, Walter Giampà e il politico Vincenzo Lazzaroli intervengono in relazioni ad alcuni post pubblicati dal sindaco e da altri amministratori comunali, giudicati dagli stessi “discutibili” in considerazione dei ruoli istituzionali ricoperti.
«Sono giorni che leggo post su Facebook anche su pagine istituzionali che onestamente mi lasciano perplesso».
La polemica, «anche politica, si sa, corre lungo i rivoli di qualsiasi pagina ma credo che a tutto debba porsi un limite perché usare una comunicazione farcita di ironia e sarcasmo, specie da profili istituzionali avvelenano i pozzi, più di quanto non lo siano già, di una informazione corretta».
E, ancora: «Personalmente non credo che la statura politica di chi governa la Città possa misurarsi da tale tipo di comunicazione che spesso assume toni e forme quasi irritanti dalle quali traspaiono evidenti difficoltà gestionali e di rapporti con la comunità».
Non valgono affermazioni del tipo «“adeguo il tono ed il linguaggio” a seconda degli interlocutori perché in certi ruoli è necessario mantenere sempre e comunque la veste istituzionale di chi è chiamato a rappresentare tutta la Città».
Altrettanto «invitare alcuni cittadini a fare un favore alla città “tacendo” non credo proprio rientri tra i crismi della democrazia. Sappiamo tutti che le opinioni sono e saranno sempre diverse ma se pur non condivise non vanno soffocate con espressioni ed atteggiamenti populisti».
Un invito pertanto «alla moderazione, specie a chi è chiamato a rappresentare una comunità, credo non faccia male a nessuno, sapendo che chi vuole imporre la dottrina del pensiero unico non sempre è finito bene».
Dello stesso tenore l’intervento del politico amanteano, Vincenzo Lazzaroli.
E, ancora: «Tra queste istituzioni “autorevoli” c’è il consiglio comunale e il sindaco che rappresentano una comunità. Per tale motivo, la forma non può essere distinta dalla sostanza altrimenti l’autorevolezza evapora, la credibilità vacilla, il rispetto per il prestigioso ruolo di rappresentanza viene irrimediabilmente compromesso».
Infine: «Osservare le regole – prima fra tutte il rispetto degli interlocutori – è l’essenza di una funzione da svolgere con autorevolezza, dignità e garbo istituzionale».