COSENZA – Otto interrogatori all’indomani del blitz eseguito nel Cosentino che ha portato alla esecuzione di misure personali e reali per truffe ai danni dello Stato e autoriciclaggio a carico di 51 persone. Arrestati tre soggetti (Maurizio Bellavista di Cetraro, Guido Bellavista di Cetraro, Elvira Chimenti di Cetraro) e sequestrati 15 milioni di euro. (https://www.calabriainchieste.it/2025/01/08/truffe-e-autoriciclaggio-tre-arresti-sequestrati-15-milioni-di-euro-51-indagati/)
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cosenza si è dunque espresso sulla richiesta di provvedimenti e su una indagine a carico di 51 persone, residenti tra Cetraro, Paola, Cosenza, Rende, Grisolia, Fagnano Castello, Guardia Piemontese, San Marco Argentano, Acquappesa. (https://www.calabriainchieste.it/2025/01/08/blitz-coinvolti-imprenditori-e-professionisti-di-paola-cetraro-cosenza-rende-grisolia-fagnano-san-marco-argentano/).
Tre persone sono finite agli arresti e sono stati eseguiti decreti di sequestro preventivo per equivalente per un totale di oltre 15 milioni di euro, provvedimenti emessi dal GIP presso il Tribunale di Cosenza.
I capi e i promotori dell’organizzazione criminale sarebbero alcuni imprenditori e professionisti di Cetraro.
Le indagini, svolte dalla Guardia di Finanza di Cosenza e dal Centro Operativo Sicurezza
Cibernetica di Cosenza e sviluppate mediante intercettazioni telefoniche e telematiche, approfondimento di numerose segnalazioni per operazioni sospette nonché approfondimenti informatici di elevato tecnicismo, consentivano di accertare l’esistenza di un’organizzazione criminale composta da sette persone, operante nel territorio di Cosenza e della costa tirrenica, volta alla realizzazione di numerose truffe ai danni dello Stato per il conseguimento di crediti di imposta, con monetizzazione degli stessi mediante cessione a Poste Italiane S.p.A. e successivo autoriciclaggio della provvista ottenuta mediante acquisto di oro da investimento.
I numerosi soggetti reclutati, formali richiedenti e beneficiari di diversi bonus statali, trattenevano, in ragione della loro disponibilità, quale compenso, circa il 10% della somma illecitamente ottenuta.
Durante le indagini, gli investigatori sottoponevano già a sequestro tre chilogrammi circa di monete d’oro, per un valore di circa 170 mila euro.
Notificati avvisi a rendere interrogatorio nei riguardi di ulteriori otto indagati per i quali è
stata avanzata richiesta di misura.
Si tratta di:
- Lento Lorenzo Giuseppe di San Marco Argentano
- Settembrini Domenico di Paola
- Ritacco Fabio di Cosemza
- Di Cianni Gianluca di San Marco Argentano
- Spanò Francesco di Cetraro
- Pellegrino Sonia Maria di Cosenza
- De Rosa Rubina di Cosenza
- Occhiuzzi Gaspare di San Marco Argentano
Il 15 gennaio saranno interrogati dal giudice di Cosenza e solo al termine dell’escussione quest’ultimo si determinerà sulle richieste cautelari della Procura di Cosenza.