La corte d'Appello di Catanzaro

COSENZA – La Corte d’appello di Catanzaro ha emesso la sentenza nei confronti degli imputati, che hanno optato per il rito ordinario, del processo scaturito dall’inchiestaTesta del Serpente”. Il pubblico ministero aveva chiesto la conferma di tutte le condanne emesse al termine del processo di primo grado.

I giudici si sono così determinati: Luigi Abbruzzese, 12 anni e 8 mesi; Antonio Abruzzese, 7 anni e 6 mesi; Nicola Abbruzzese, 12 anni e 8 mesi; Marco Abbruzzese, 15 anni e 3 mesi; Franco Abbruzzese, 8 anni e 7 mesi; Claudio Alushi, 7 anni e 8 mesi; Adamo Attento, 6 anni e 2 mesi ; Antonio Bevilacqua, 6 anni e 7 mesi; Francesco Casella, Assolto; Giovanni Drago, 2 anni e 8 mesi; Domenico Iaccino, Assolto; Pasquale Paco Germano, Assolto; Andrea Greco, Assolto; Antonio Marotta, 9 anni e 6 mesi; Alberto Turboli, 1 anni e 5 mes. i

L’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro vede coinvolti appartenenti alle consorterie criminali operanti all’interno della città di Cosenza. Secondo l’accusa, i gruppi sarebbero stati particolarmente attivi in ogni campo dell’attività criminale, dal racket, all’usura, ai danneggiamenti, ai pestaggi, allo spaccio di ogni tipo di sostanza stupefacente, alla gestione del gioco d’azzardo. Cellule criminali riorganizzate a seguito del “vuoto di potere” creatosi sul territorio al termine del processo “Nuova Famiglia” del 2014.