MONTALTO UFFUGO (Cs) – Il primo incontro della 𝐑𝐮𝐛𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐌𝐨𝐫𝐟𝐞𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓, domenica scorsa, ha visto ospiti la casa editrice Falco con uno degli ultimi lavori pubblicati “Ma io non ritorno – Un’altra Anna”, il racconto della vita di Anna Morrone, vittima di femminicidio nel 1999, con la partecipazione del figlio Francesco e l’autrice Barbara Modaffari.
L’Associazione Morfeo di Montalto Uffugo, presieduta da Giuseppe Lanzillotta, ha ospitato la presentazione del libro durante la quale si sono intrecciati cronaca ed emozioni, dolore e fiducia per il futuro, anche grazie alla toccante testimonianza di Francesco, sedicenne all’epoca dei fatti e rimasto orfano di entrambi i genitori.
Numerosi sono stati i partecipanti all’evento, nonostante le condizioni metereologiche poco favorevoli.
La commozione suscitata dalla voce della bravissima 𝐓𝐞𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐚 𝐌𝐚𝐠𝐚𝐫ò, è stata accompagnata dalla narrazione di una realtà fin troppo attuale, la 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞, guidata dalla moderazione di 𝐃𝐞𝐛𝐨𝐫𝐚 𝐒𝐚𝐮𝐥𝐥𝐨.
Un viaggio complesso e struggente tra le righe di un 𝐜𝐨𝐩𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞, che ha visto un pubblico attento e partecipato.
L’Associazione Morfeo, nel primo appuntamento dell’anno ha voluto omaggiare con un caro ricordo 𝑨𝒏𝒏𝒂 𝑴𝒐𝒓𝒓𝒐𝒏𝒆 e tutte le donne dal destino interrotto, nella speranza che la loro vita sia da insegnamento per le generazioni presenti e future, per innescare una scintilla di costruzione all’insegna dell’empatia e del rispetto.
Seguiranno numerosi appuntamenti già programmati dall’Associazione Morfeo con l’obiettivo della condivisione della cultura.
Francesco Vigna, figlio di Anna Morrone 
Giuseppe Lanzillotta, presidente associazione Morfeo con la moderatrice Debora Saullo
Il pubblico presente all’evento