CETRARO (Cs) – Bagno di folla per l’iniziativa di Cetraro in Azione e del suo leader Giuseppe Aieta alla Colonia San Benedetto. La città ha risposto oltre ogni ragionevole previsione per ascoltare il nuovo progetto politico che dovrà ricostruire la città del futuro.

A introdurre l’incontro sono stati due giovani figure di punta di Cetraro in Azione:  l’avvocato Francesco Caldiero, coordinatore del gruppo e Francesco Brusca studente liceale.

Aieta, nel suo lungo discorso ha tracciato, in maniera chiara e precisa, il progetto che il gruppo porterà avanti e sul quale chiederà la fiducia ai cittadini alle prossime elezioni comunali che si terranno, probabilmente, entro giugno.

Tanti gli step evidenziati da Aieta che dovranno essere messi in campo per costruire la nuova Cetraro al passo con i tempi. Cuore pulsante della città sarà il centro storico con la piazza, finalmente, sgombera dall’accupazione delle auto e aperta a nuove attività commerciali.

Il corso principale, oggi sempre più spento per la continua chiusura dei negozi, dovrà tornare allo splendore di un tempo con nuovi esercizi commerciali, la cui nascita sarà favorita anche da sgravi fiscali di cui il Comune si farà carico, anche se in dissesto.

Cetraro dovrà diventare la città dei mosaici grazie al lavoro dei ragazzi del liceo artistico. «Chiederemo che a spese del Comune il liceo artistico apra uno showroom».

Nuove collaborazioni tra pubblico e imprenditoria privata daranno nuovo slancio per la ripresa economica della città.

Un passaggio importante riguarda il mercato ittico.

«Chiunque sarà al governo della città dovrà aprire il mercato del pesce sul porto turistico. Sono stati fatti quattro bandi con Aita e altri con Cennamo, andati a vuoto. Allora proviamo a coinvolgere la Regione Calabria che si deve assumere le sue responsabilità attraverso le sue propaggini. Noi vogliamo che in una città di mare con un porto così importante si possa acquistare il pesce al mercato ittico».

Aieta ha parlato poi anche del suo rapporto con il forzista Tommaso Cesareo e con il resto delle opposizioni.

«Abbiamo avuto contrapposizioni feroci in questi anni ha detto Aieta – Ma abbiano deciso di seppellire l’ascia di guerra perché le contrapposizioni in un momento come questo non giovano a nessunoDobbiamo chiudere la stagione delle divisioni e aprire al dialogo con tutti.

Noi non cederemo di un millimetro su quanto annunciato se perdiamo questo treno la città è destinata all’oblio. Vogliamo discutere con tutti. Non ci saranno schemi ma una grande alleanza di esperienze forti, di giovani entusiasti e di professionisti validi. Questa è la carta del futuro e su questo noi vi chiediamo la fiducia».

Vedremo se la comunità, che ora ha risposto in massa alla chiamata di Aieta, risponderà allo stesso modo in sede elettorale.

fiorellasquillaro@calabriainchiesta.it