Una immagine di Cassano allo Ionio

CASSANO ALLO IONIO (CS) – «Con il pensionamento del dottore Roberto Aloise e della dottoressa Maria Teresa Aloise, a cui rivolgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti per la professionalità e la dedizione che hanno caratterizzato il loro lungo e prezioso impegno nella nostra comunità, si aggrava ulteriormente una situazione già critica».

E’ quanto denuncia l’associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO.

«Questi pensionamenti, infatti, si sommano a quelli della dottoressa Carmela Lauro, della dottoressa Cecilia Renne e, ancora prima, del dottore Bruno Oliveti, medici encomiabili che negli ultimi decenni hanno rappresentato la spina dorsale della sanità locale. La loro assenza ha contribuito a una riduzione sempre più marcata dell’organico dei medici di famiglia su tutto il territorio comunale e, in particolare, nella frazione di Lauropoli, che da anni soffre di una cronica e preoccupante carenza di medici».

In un documento dell’ottobre 2024, l’associazione ArticoloVentuno «aveva già lanciato  l’allarme sulla situazione, invitando tutte le istituzioni locali, a cominciare dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Papasso, come primo cittadino e prima autorità sanitaria locale, ad intervenire ed affrontare il problema dei medici e della sanità più in generale, facendosi carico ed intervenendo tempestivamente per arginare un problema che stava assumendo contorni preoccupanti. Purtroppo, a distanza di mesi, quella che era un’emergenza è oggi una realtà ancora più grave, con la carenza di medici di famiglia che continua a pesare sui cittadini».

Questa situazione «rende ancora più evidente ed inaccettabile l’inadeguatezza della pianificazione sanitaria del nostro territorio, con l’impossibilità di accedere in tempi rapidi alle cure primarie, essenziali per una buona gestione della salute».

Le istituzioni locali «non possono più rimanere fermi: è urgente che si apra un serio dibattito pubblico sulla questione, che coinvolga non solo l’amministrazione comunale, ma anche la Regione e gli enti preposti alla pianificazione e gestione della sanità».

Non bastano «i soliti selfie agli incontri con i vertici della Asp se poi i problemi non vengono risolti ed addirittura si aggravano. Non possiamo permettere che la carenza di medici ed il continuo declino della sanità Cassanese, nell’indifferenza degli Amministratori, continui a ridurre la qualità della vita e dei servizi essenziali per i nostri concittadini».

Infine: «Stiamo pagando il prezzo del disinteresse e della superficialità di chi poteva e doveva agire».