COSENZA – È stato scarcerato Moses Aqua, l’uomo accusato, insieme alla moglie Rosa Vespa, di aver rapito la piccola Sofia Cavoto dalla clinica ‘Sacro Cuore’ di Cosenza.

Lo ha deciso il gip Claudia Pingitore, all’esito dell’interrogatorio di garanzia, svolto presso il carcere di Cosenza, alla presenza del pm Antonio Bruno Tridico e dei difensori avvocati Gianluca Garritano e Teresa Gallucci.

La gip ha creduto al racconto fornito dal nigeriano che ha sostanzialmente ribadito di non essere stato al corrente di quanto accaduto, di non aver partecipato al rapimento e di essere stato coinvolto, suo malgrado, nell’azione dalla moglie.

Rosa Vespa, ha risposto per oltre un’ora alle domande del giudice, ma su molti aspetti non ha saputo dare alcuna spiegazione delle motivazioni del rapimento. Il suo racconto è stato interrotto anche da momenti di pianto in cui la commozione ha preso il sopravvento.

Vespa ha detto di non aver pianificato alcun rapimento, ma dal suo racconto è emerso che ha finto una gravidanza per nove mesi. Da qui l’acquisto di indumenti per il bimbo, dei decori, le foto e i post. La donna ha escluso un coinvolgimento di terze persone ed ha precisato che non ha mai voluto farle del male