CATANZARO – Si è chiuso ieri pomeriggio, al Tribunale di Catanzaro, il processo penale (rito ordinario) a carico di 15 imputati coinvolti nel processo scaturito dall’inchiesta “Passepartout“ a cui veniva contestato, a vario titolo i reati di turbata libertà degli incanti, corruzione propria aggravata, traffico di influenze illecite, abuso d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture effettuati su Cosenza.
Il Tribunale ha dichiarato “non doversi procedere” nei confronti dell’ex governatore Mario Oliverio e dell’ex consigliere regionale Nicola Adamo. Stessa formula per Luigi Incarnato, ex commissario della Sorical; Luigi Giuseppe Zinno, ex direttore generale regionale; Giuseppe Lo Feudo, direttore generale di Ferrovie della Calabria; l’imprenditore Pietro Ventura, socio e rappresentante della Francesco Ventura Costruzioni; l’imprenditore Rocco Borgia; Antonio Capristo; Giuseppe Trifirò; Santo Marazzita, direttore di esercizio servizio ferroviario; Giulio Marchi; Armando Latini; Giovanni Forciniti, direttore generale dell’Azienda Calabria Lavoro; Fortunato Varone, dirigente generale del dipartimento Sviluppo economico.
Per quanto riguarda la posizione di Lo Feudo, Marazzita, Ventura è stata disposta l’assoluzione in relazione al capo h) perché il fatto non è previsto come reato. Stessa motivazione e assoluzione per Oliverio, Varone e Forciniti in relazione al capo m).