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L’Osservatorio carcere della Camera penale di Paola incontra i vertici dell’istituto di pena

Durante il confronto si è discusso dei tanti problemi che riguardano il carcere di Paola, tra cui l’assenza di una figura specializzata per la cura dei 50 detenuti psichiatrici

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La Casa circondariale di Paola

PAOLA (Cs) – L’Osservatorio carcere della Camera penale “Enzo Lo Giudice” di Paola, in persona degli avvocati Egidio Rogati, Giovanni Salzano e Simona Socievole, il 22 gennaio scorso ha avuto un formale incontro con la direzione della Casa Circondariale di Paola, in tutte le sue componenti istituzionali, per confrontarsi su alcune problematiche che riguardano l’istituto di pena di contrada Deuda.

Presenti al vertice, la direttrice della struttura, Emilia Boccagna, il responsabile sanitario Cosentino, il comandante Romano, il vice comandante Panaro e la responsabile dell’area educativa Metallo.

Durante il confronto si è evidenziata la «problematica della cura dei 50 detenuti “psichiatrici” che stante l’assenza della figura specializzata, rendono oltremodo gravoso l’impegno degli operatori».

Tale situazione, pertanto, «rallenta l’ordinaria attività, con effetti immediati sui detenuti comuni».

La carenza di unità all’interno dell’istituto – è stato fatto presente – «comporta l’impossibilità di garantire la sorveglianza dei detenuti per i quali sono già stati autorizzati progetti di lavoro esterno (sia nelle forme dell’art. 21 O.P. che nelle forme del Volontariato gratuito ex art. 20 O.P.) che conseguentemente vengono a volte sospesi.

L’area educativa solo da breve tempo ha raggiunto il numero minimo di operatori necessario per garantire, nel rispetto dei termini previsti, gli aggiornamenti delle relazioni trattamentali dei detenuti.

A fronte di un’apertura ad un confronto collaborativo,- spiegano il presidente della Camera Penale, Giuseppe Bruno, ed i colleghi avvocati dell’Osservatorio, Egidio Rogati, Giovanni Salzano e Simona Socievole – segnaliamo la comune constatazione di una necessaria presa di coscienza istituzionale su alcune problematiche del carcere.

L’assoluta assenza dei mezzi di collegamento tra il carcere e la stazione ferroviaria e le fermate dei bus di linea, rappresentano un grave disservizio in primis per le famiglie dei detenuti, costrette a viaggiare con mezzo proprio per recarsi alla struttura.

La strada che dalla SS18 conduce al carcere, ad ogni pioggia diventa un fiume di liquami, oltre ad essere piena di buche.

La risoluzione di tutte le problematiche è di primaria importanza stante l’obiettivo di aprire, anche presso il carcere di Paola, il padiglione adibito alla “Semilibertà” entro il 2025».

Per dare un segnale univoco a tutte le Istituzioni, in spirito collaborativo e costruttivo, si è programmato un accesso alla struttura ad opera dell’osservatorio, unitamente ad una delegazione individuata dal direttivo della Camera Penale, cui si unirà un delegato dell’Osservatorio Carceri dell’Unione Nazionale, invitando a partecipare il Presidente del Tribunale di Paola, il responsabile della Sezione Penale ed il Procuratore della Repubblica, nonché il nuovo Garante Regionale per le persone detenute, Giovanna Russo.

L’invito verrà esteso al Sindaco del Comune di Paola, Ente più vicino alla struttura e con cui sono stati già sperimentati dei progetti volti al reinserimento dei detenuti.

«In seguito all’accesso all’interno del carcere – spiegano i componenti dell’Osservatorio – è stata accolta ad opera della direzione dell’istituto, in persona della Dott.ssa Emilia Boccagna, la richiesta di svolgere all’ingresso della struttura una conferenza stampa, al fine di far emergere il comune intento di un buon funzionamento del carcere quale luogo improntato alla rieducazione al fine del reinserimento dei detenuti.

In un clima collaborativo occorre creare un fronte comune per affrontare le problematiche presenti per come evidenziato», hanno concluso Bruno, Rogati, Salzano e Socievole.