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«Il Sindaco di San Lucido continua a mentire alla cittadinanza sulla vicenda ex Onpi»

«Il sindaco De Tommaso continua a mischiare le due strutture in modo sconnesso e fuorviante. Ecco allegati i due documenti che lo smentiscono in modo eclatante»

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L'ex Onpi di San Lucido

SAN LUCIDO (Cs) – «Ci piacerebbe conoscere le ragioni per cui il signor sindaco De Tommaso, in un soliloquio macabro ed avvilente, ridisegna la storia dell’ex Onpi, addirittura partendo dal lontano 1979 per arrivare ai giorni nostri elencando atti morti, sepolti e privi di efficacia giuridica. Quel è il fine? Forse intorbidire le acque?» (https://www.calabriainchieste.it/2025/01/31/ex-onpi-san-lucido-de-tommaso-in-consiglio-comunale-no-a-speculazioni-politiche-ecco-gli-atti/)

Attaccano sull’ex Onpi, in replica alla relazione del sindaco Cosimo De Tommaso, i consiglieri comunali di “Cambiare si può” Caterina Bruno e Inella Filippo.

«Nessuno dei cittadini Sanlucidani ha compreso le ragioni di quanto pubblicato dal Sindaco De Tommaso. Ma tanto a lui poco interessa. Da figlio della vecchia politica ci ha provato, dimenticando però, che oggi, la cultura dei nostri concittadini è molto alta come l’attenzione alle dinamiche del paese», puntualizzano i due esponenti dell’opposizione.

Ma andiamo avanti.

«Il Sindaco De Tommaso, continua a mischiare le due strutture in modo sconnesso e fuorviante, provando a confondere il pensiero senza capire che se pur vero è che vi sono due ale con diversa destinazione d’uso, e anche vero che l’attenzione del nostro gruppo politico, è stata rivolta oggi esclusivamente a quella in cui si è provveduto, a ripetizione, ad affidare, ad un operatore economico, la gestione per un anno e mezzo, in modo del tutto abusivo, come dimostrato, non con le parole, ma con gli atti amministrativi autorizzativi datati 28.01.2025.

Il sindaco De Tommaso, continua a fartenicare, brancolando nel buio e dimostrando, tra l’altro, una scarsa preparazione amministrativo-gestionale, “e questo ormai è risaputo ai più“, sostenendo, che l’autorizzazione al funzionamento, non è stata mai revocata … ecco la revoca:

Ci rivolgiamo al primo cittadino di San Lucido, per amore della verità. Provi a mostrare, attraverso la pubblicazione su queste colonne, l’atto amministrativo che sana la vacatio di autorizzazione al funzionamento dal 15.06.2023, data in cui l’autorizzazione viene revocata con determinazione n. 102 del 15.06.2023 a firma del responsabile dell’ufficio di piano dell’ATS 2 Paola-Cetraro avv. Annalisa Apicella, fino al 28.01.2025 data in cui la nuova autorizzazione viene rilasciata sempre con provvedimento dello stesso responsabile “già da noi pubblicata sulle colonne di questa testata giornalistica”.

Consapevoli che non ne sarà capace perché non vi è alcun atto amministrativo, a questo ci penseremo noi. Ci rivolgeremo direttamente ai competenti uffici sovracomunali, chiedendo di fornirci spiegazioni in merito.

Ma quello che ci ha lasciati senza parole è l’autogoal commesso dal primo cittadino di San Lucido quando si autodenuncia sostenendo, che a seguito dell’affidamento della struttura all’Ati Paob srl, il Comune di San Lucido “non ha sottoscritto alcun contratto con l’operatore economico”!

Ci chiediamo come sia stato possibile affidare una struttura “abusiva” senza alcun contratto e come sia stato possibile continuare nell’affidamento, con proroghe su proroghe ed ancora peggio con semplici note d’intento.

Eravamo ampiamente consapevoli del modo sciatto ed imbarazzante di amministrare di De Tommaso e sapevamo bene quanto la sua gestione fosse approssimativa e superficiale ma mai avremmo immaginato che un Ente Locale affidasse la gestione di intere strutture senza uno straccio di contratto registrato come per legge. Ma a San Lucido tutto è possibile al giorno d’oggi.

Ci chiediamo pertanto, come siano state regolate le condizioni contrattuali, senza alcun contratto? Le obbligazioni giuridiche tra le parti sono state espresse a voce? Come se fossimo al bar tra amici?

E come spiegherà alla cittadinanza il Sig. Sindaco, un eventuale diniego dell’operatore a pagare la locazione, i canoni, le utenze, stante l’assenza di uno straccio di contratto che regolamenta tutto ciò? Magari il sindaco con uno dei suoi magheggi sosterrà che sono stati fatti dei lavori e che pertanto nulla vi è da pagare al comune?

Come gruppo cambiare si può, saremo costretti, dopo la gravissima autodenuncia del sindaco De Tommaso, a rivolgersi alla magistratura contabile, al fine di verificare ed eventualmente quantificare l’enorme danno finanziario prodotto alle casse comunali dallo stesso e da chi, ha avallato le sue temerarie e scellerate iniziative.

A nostro avviso il Sindaco De Tommaso ha completamente distrutto l’ex Onpi, e la storia che lo rappresenta, altro che patrimonio della comunità. La finisca di piangere provando ad addossare ad altrui responsabilità di condotta quando in realtà farebbe meglio a dimettersi, liberando San Lucido da questa agonia.

Tra l’altro non è stata la sua amministrazione con nota prot. 13093 del 29.10.2024 a richiedere il rilascio dei locali all’attuale gestore dell’ala sanitaria? In quel caso l’ex Onpi non era patrimonio della comunità?», puntualizzano ancora.

E concludono: «La verità è che il sindaco De Tommaso è prigioniero della sua superbia. Tutto ciò gli impedisce di chiedere scusa a tutti i suoi concittadini ed a chi, ripetutamente, continua a smascherare le sue figuracce !!

Consigliamo al Dott. De Tommaso di restare con i piedi per terra, e anziché volare per il Portogallo, a fare selfie, resti piantato nella città di San Lucido e provi ad amministrare con serietà e trasparenza la cosa pubblica, che sarebbe molto più utile per tutti. Anche se, purtroppo, rileviamo che fino ad ora, non è stato in grado di fare nulla per San Lucido se non produrre danni.

San Lucido merita rispetto e noi, che rispettiamo tutti i nostri concittadini, a prescindere dall’espressione di voto, continueremo a combattere per la verità e la legalità, nel rispetto di tutti»