Maximiliano Granata

COSENZA – «L’inquinamento dei fiumi è un problema serio che colpisce molte regioni, compresa la Calabria».

Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata.

Le principali fonti di inquinamento «includono scarichi civili, industriali e agricoli, che introducono sostanze nocive come pesticidi, fertilizzanti e rifiuti industriali nelle acque».

Il Consorzio Valle Crati riprende l’attività del catasto degli scarichi nell’area urbana della Valle del Crati, per monitorare e gestire gli scarichi industriali nella regione. «Questo registro mira a classificare i siti industriali in base alle loro attività e alla qualità e quantità di acque reflue scaricate».

L’obiettivo è «garantire una corretta gestione dei rifiuti e la protezione ambientale, tenendo traccia di tutti gli scarichi e assicurando il rispetto delle normative. Ho sottolineato da tempo che le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare malattie anche gravi».

Infine: «La ripresa dell’attività sul catasto degli scarichi del Consorzio Valle Crati, potrà rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e potrà fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. Sulla lotta all’inquinamento e il catasto degli scarichi non mi fermeranno».