PAOLA (Cs) – Riflettori ancora puntati sulla vicenda dei due fratellini di due e 3 anni di Paola ricoverati presso l’ospedale Annunziata di Cosenza per presunti maltrattamenti.

E’ di pochi minuti fa, infatti, la notizia che è stata accolta la richiesta avanzata dall’avvocato Francesca Cribari – che difende la mamma e la nonna dei due piccoli – circa la nomina di un Ctu per valutare la natura delle ferite.  

Una richiesta, quella avanzata dal difensore, sulla scorta di alcune dichiarazioni rilasciate dai medici, ma non trovate nelle cartelle cliniche, per la presenza di bruciature di sigarette sui corpi dei bambini. Poi smentite durante una trasmissione televisiva dal dottore dell’Annunziata Scarpelli.

«I due bambini stanno migliorando», ha riferito Scarpelli. «Il piccolino ha il gesso per l’intervento subito per una frattura scomposta dell’omero, con diversi frammenti di osso che sono stati legati; il grande sta migliorando per l’ematoma scrotale e l’ematoma sul viso». E, ancora: La frattura non è giustificabile con una semplice caduta, è un trauma molto complesso». In merito alle bruciature di sigarette Scarpelli ha puntualizzato: «Si tratta di piccole lesioni cutanee al cuoio capelluto e alle orecchie riportate dal bimbo piccolo. Non possiamo dire che siano sigarette o crosticine legate a maltrattamento» 

Il gip al momento ha tolto la patria potestà genitoriale alla donna e al suo compagno. Mentre per tutti e tre – inclusa la nonna – è scattata l’accusate di maltrattamenti.

L’avvocato Cribari ha sottolineato: «Noi il 13 febbraio depositeremo una serie di documenti dai quali faremo emergere altre questioni, già riferite in sede di interrogatorio. Siamo stati i primi a dire che siamo consapevoli della negligenza della mamma su alcuni aspetti, come ad esempio quello di non aver portato il piccolo jastin – quando è caduto nella doccia – in ospedale. ma mamma e nonna hanno avuto paura considerando quanto già stava accadendo per l’altro figlio ricoverato a Cosenza». Perle bruciature di sigaretta «Abbiamo le chat con la pediatra alla quale la mamma chiede consigli proprio per quelle piccole lesioni presenti sul corpo».

Insomma, le due donne continuano a sottolineare che non ci sono stati maltrattamenti. E l’avvocato Francesca Cribari lo dimostrerà.