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Taglio indiscriminato di alberi (anche secolari) a Cittadella del Capo di Bonifati (FOTO)

Iniziativa di protesta delle associazioni Club per l’Unesco di Cosenza, Lpu Rende/Cosenza, Vas Cosenza e Wwf Praia a mare e Cittadella del Capo

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BONIFATI (Cs) – Iniziativa delle associazioni Club per l’Unesco di Cosenza, Lpu Rende/Cosenza, Vas Cosenza e Wwf Praia a mare e Cittadella del Capo contro il taglio indiscriminato di alberi, anche secolari, nella frazione di Cittadella del Capo, Comune di Bonifati.

Le anzidette quattro associazioni, ambientaliste e animaliste, hanno inviato una missiva ai Carabinieri Forestali di Cetraro, all’assessore regionale Gianluca Gallo, alla presidente della VI Commissione Regione Calabria Katya Gentile, e all’Utc del Comune di Bonifati dopo le proteste dei tanti bonifatesi residenti nei quartieri Stazione e Marina, in merito al taglio di decine di alberi, anche secolari.

Il tutto senza che «nella determinazione 312 del 24 dicembre 2024 – fanno sapere le associazioni nella lettera – si faccia alcun cenno ad un censimento preventivo effettuato dall’Ufficio tecnico comunale con i tecnici agroforestali della Regione Calabria e con l’indispensabile nulla osta dei Carabinieri Forestali della Stazione di Cetraro, che infatti nella determinazione 312 non sono citati».

Gli abitanti temono che «numerose specie di avifauna non troveranno spazi per la prossima nidificazione di primavera». «Un vero e proprio scempio che nessuna motivazione di sicurezza può minimamente giustificare.

Non tollereremo alcuna strumentalizzazione di parte politica, soprattutto, da quanti hanno “male amministrato” in precedenza autori di ben altri scempi ambientali – sottolineano le associazioni – In merito si ricorda come nella precedente consiliatura siano state recise dalla base decine e decine di pregiate sughere in località Torre del Capo, come subito denunciato dalla scrivente Vas».

La potatura in località Lungomare Matteotti (Passeggiata San Francesco) e Via Turati per le associazioni ambientaliste e animaliste «è avvenuta non in modo razionale e non dopo l’esame preventivo di un esperto botanico e dei Carabinieri Forestali, ma con la benna di una mega ruspa dove sono stati notati anche operai senza casco protettivo e gli stessi sollevati da terra (non con cestello e cinghia di sicurezza) in bilico sulla suddetta benna, per dare la “rifinitura” con la motosega, ma soltanto dopo che la benna aveva volgarmente tranciato rami spesso sani con un imprecisato offesa ai futuri nidi di uccelli.

Tale ditta che non disponeva dell’opportuno automezzo con scala e cestello interveniva con metodo ancora più invasivo in località Stazione Ferroviaria dove tre ombrosi e non pericolanti alberi non venivano potati, ma tranciati per due terzi con un ragno (strumento delle ditte di rottamazione metalli) che li comprimeva e schiacciava.

Si chiede all’assessore regionale Gianluca Gallo ed ai Carabinieri Forestali di accertare se tale ditta sia abilitata alla potatura della vegetazione urbana e se sia dotata dell’attrezzatura necessaria per effettuare tale potatura con strumenti ad hoc.

Al contrario di quella utilizzata in Cittadella dl Capo ovvero “benna” e “ragno”, strumenti invece adeguati alla rottamazione dei metalli. Si suppone che la ditta potrebbe anche trasformare in pellet la grande massa di legname tranciato e schiacciato e che giace sul parcheggio comunale di Via Torre Capo.

Si chiede ai Carabinieri Forestali di sequestrare tale area in attesa dellaconclusione degli indispensabili accertamenti. In caso di scomparsa di tale deposito in Via Torre Capo si richiede ai Carabinieri Forestali di esaminare il materiale (per accertare eventuali reati ambientali e di verificarne l’eventuale usufrutto dedotto dalla trasformazione in pellet.

Alle Istituzioni in indirizzo siamo qui a sottolineare che l’articolo 6 della Legge n. 10 del 14/01/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, ai commi 1 e 2, prevede che i comuni debbano promuovere l’incremento del verde urbano. Tuttavia, ad oggi, le città dotate di regolamento del verde urbano pubblico e privato sono ancora pochissime.

Neanche i regolamenti comunali esistenti appaiono comunque sufficienti ad arginare l’epidemia della mutilazione rappresentata dalle capitozzature, che neanche le già ricordate “Linee Guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile” riescono adeguatamente a contrastare in quanto non cogenti».

In merito, la Regione Calabria, ha promulgato all’unanimità «la Legge 7/2024, ed il 21 marzo 2024 il testo della legge è stato inviato via pec a tutti i comuni calabresi per poter essere conosciuta tempestivamente e applicato al meglio».

Tale legge prevede «una serie di divieti come quello di capitozzare, abbattere, eradicare, danneggiare alberi e siepi, danneggiare le reti ecologiche cittadine, intervenire nei periodi di nidificazione sulla vegetazione ospitante l’avifauna.

Con la Legge 7/2024 il Comune di Bonifati potrà immediatamente richiedere, gratuitamente piante all’azienda regionale “Calabria Verde”, e ai Comuni che rispetteranno le norme contenute nella legge saranno riconosciute anche delle premialità. Cosicchè il Comune di Bonifati possa immediatamente riparare il grave danno ambientale causato per mera ignoranza della legislazione vigente».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it