PAOLA (Cs) – Ritardo anche sull’approvazione del bilancio di previsione 2025/2027, tasse in aumento e servizi sempre più carenti, conti in rosso e stipendi in ritardo alle cooperative. E poi un disavanzo enorme, già critico negli anni scorsi, che ha superato i 21 milioni di euro nel 2024. Ed in ultimo il definanziamento del porto, per il quale è scattata la segnalazione alla procura regionale della corte dei conti.
E’ tanta la “carne a cuocere” contenuta in una presa di posizione di Rete dei Beni Comuni che, fatto dopo fatto, contesta la gestione amministrativa del sindaco Giovanni Politano.
Ma andiamo con ordine.
«Ancora una volta, l’Amministrazione Politano arriva in ritardo sull’approvazione del Bilancio di previsione 2025/2027.
Il termine per la deliberazione è stato differito al 28 febbraio 2025, ma la documentazione necessaria per l’esame dei consiglieri comunali non è stata ancora trasmessa nei tempi previsti dalla normativa.
A oggi, non è stata neppure fissata la data del Consiglio comunale, rendendo inevitabile la solita diffida da parte del Prefetto«.
La vicenda rappresenta l’ennesimo episodio di una gestione amministrativa caratterizzata – spiega il movimento di opposizione Rete dei beni comuni – da «leggerezza, approssimazione ed errori istituzionali».
«A pagarne il prezzo sono i cittadini, costretti a fare i conti con tasse in aumento e servizi sempre più carenti, mentre la situazione economico-finanziaria del Comune si fa sempre più precaria.
Conti in rosso e stipendi in ritardo
«Il quadro finanziario del Comune di Paola appare tutt’altro che rassicurante. Il disavanzo, già critico negli anni scorsi, ha superato i 21 milioni di euro nel 2024.
Le ripercussioni di questa situazione si fanno sentire anche sui lavoratori: alcuni dipendenti di cooperative che collaborano con l’ente locale attendono ancora il pagamento degli stipendi.
A peggiorare il quadro, il definanziamento del progetto del porto turistico, che ha comportato una perdita di circa 20 milioni di euro per la comunità paolana. Risorse che avrebbero potuto rappresentare una spinta per l’economia locale e che invece sono andate perse a causa, secondo l’opposizione, di una gestione amministrativa inefficace.
La situazione ha spinto il capogruppo di Rete dei Beni Comuni Andrea Signorelli a presentare una nuova segnalazione alla Procura della Corte dei Conti.
L’attenzione del consigliere si è concentrata sulle misure proposte dall’Amministrazione per sostituire il fondo di rotazione, ritenute insufficienti e poco realistiche.
Tra queste, l’idea di coprire quasi interamente il consumo pubblico di energia elettrica tramite il fotovoltaico e il taglio di circa 10.000 alberi all’anno per ricavare risorse. Soluzioni che, secondo Signorelli, non garantirebbero un effettivo riequilibrio finanziario.
«La situazione economico-finanziaria del Comune di Paola non è cristallina – ha dichiarato Signorelli – la massa debitoria non è definita e le cause del dissesto non sono mai state eliminate. Tutto ciò rende incerti la veridicità e la tenuta dei bilanci».
Un futuro con molte perplessità per i cittadini.
A fronte di questo scenario «preoccupante», Rete dei Beni Comuni chiede un «intervento tempestivo della Corte dei Conti per fare chiarezza sulla reale situazione finanziaria del Comune e sulle responsabilità amministrative.
I cittadini restano così spettatori di un’amministrazione che fatica a garantire stabilità e servizi adeguati, mentre il peso della crisi continua a ricadere su di loro».
Il movimento
Rete dei Beni Comuni