CASTEL VOLTURNO (CASERTA) – Sono partite a Castel Volturno (Caserta) le opere di demolizione degli immobili abusivi individuati e sequestrati nei mesi scorsi da Carabinieri e Guardia Costiera nell’ambito di un’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta dal procuratore Pierpaolo Bruni, magistrato calabrese, già capo della procura di Paola, sulla costa tirrenica cosentina, finito nel mirino della ‘ndrangheta che voleva ucciderlo con un bazooka (https://www.calabriainchieste.it/2023/03/20/minacce-in-udienza-al-magistrato-pierpaolo-bruni-ndranghetista-condannato/).
Si tratta di una settantina di case e ville realizzate senza alcuna autorizzazione a partire dagli anni ’70 sul litorale di Castel Volturno, su suolo demaniale, tra cui le 45 abitazioni facenti parte di un vero e proprio villaggio vacanze abusivo in cui passavano le ferie esponenti della famiglia camorristica dei Belforte.
La Direzione Marittima della Campania e la Guardia Costiera, mediante l’Ufficio Circondariale Marittimo di Pozzuoli e gli uffici locali di Castel Volturno e Mondragone, hanno identificato i proprietari degli immobili abusivi, denunciandoli per costruzione arbitraria di caseggiati.
Ad essere colpita dalla decennale e profonda edificazione abusiva che ha riguardato soprattutto le spiagge, è stata la località Bagnara, zona oggi soggetta anche al fenomeno dell’erosione marina.
Il primo sequestro di manufatti abusivi è avvenuto ad agosto scorso e ha riguardato il villaggio vacanze dei Belforte, con 65 residenti sgomberati, e dove vivevano con i propri familiari Rosa e Pasquale Belforte, fratelli dei capiclan ergastolani Salvatore e Domenico Belforte. Il 30 gennaio scorso la Guardia Costiera ha poi sequestrato altri venticinque immobili abusivi.
Le demolizioni proseguiranno in modo cadenzato anche nei prossimi giorni.