PAOLA (Cs) – Il Tribunale civile di Paola rifila una serie di batoste al consorzio di Bonifica integrale dei bacini del Tirreno per aver bruciato il trattamento di fine rapporto ai lavoratori nel passaggio a Calabria Verde.
Operazione, quella del passaggio a Calabria Verde, che, dal punto di vista politico, è stata caldeggiata dall’assessore regionale al ramo Gianluca Gallo e dal governatore della Calabria, Roberto Occhiuto.
Vicenda che, così come documentato da Calabria Inchieste in tempi meno sospetti, è anche all’attenzione del consiglio regionale con due distinte interrogazioni, quella di Franco Iacucci (https://www.calabriainchieste.it/2025/02/11/tfr-bruciato-agli-operai-forestali-scatta-linterrogazione-a-occhiuto/) e quella di Mammoliti e Lo Schiavo (https://www.calabriainchieste.it/2025/02/14/consorzi-di-bonifica-mammoliti-e-lo-schiavo-interrogazione-sulla-mancata-erogazione-del-tfr-ai-lavoratori/)
Oggi il Tribunale di Paola, adito da un altro lavoratore attraverso puntuale procura dell’avvocato Graziano Di Natale del foro di Paola, ha ingiunto al consorzio di pagare alla parte ricorrente, per le causali di cui al ricorso, entro quaranta giorni dalla notifica del decreto: la somma di euro 37.633,58 a titolo di Tfr; gli interessi legali dal dovuto al soddisfo; le spese di questa procedura di ingiunzione, liquidate in euro 685,00 per onorari, oltre spese generali, i.v.a. e c.p.a. ed oltre alle successive occorrende.
Quindi spese su spese, ossia il dovuto che non era stato riconosciuto dal consorzio.
Il giudice avverte la parte ingiunta che ha diritto di proporre opposizione contro il presente decreto avanti questo Tribunale nel termine perentorio di quaranta giorni dalla notifica e che in mancanza. Il decreto diverrà definitivo.