CETRARO (Cs) – La Cassazione boccia i ricorsi dei due cetraresi, Marcello Ricco e Flavio Graziosi contro la sentenza della Corte di Appello di Catanzaro che ha confermato la condanna degli imputati per il reato di concorso in furto aggravato.
Ricco e Graziosi erano finiti in manette nel giugno 2020 nel corso dell’operazione “Pandemonio”,con 11 indagati, accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al furto pluriaggravato e continuato, e di ricettazione.
Le attività d’indagine, avviate a maggio 2016, dai Carabinieri di Cetraro, con il supporto del Nor della Compagnia di Paola, e refertate a febbraio 2018, avevano consentito di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere, composta da soggetti già noti alle forze dell’ordine, originari dell’area urbana di Cetraro, operativa nell’area tirrenico cosentina e specializzata nella commissione di furti di autovetture, prevalentemente Fiat Panda, da cui il nome dell’operazione, e di gasolio da automezzi.
Scopo del sodalizio criminale era quello di destinare il prodotto alla ricettazione su tutto il territorio provinciale.
I ricorsi, dei due ricorrenti, seppur distinti, si articolano in due comuni motivi di
doglianza: violazione di legge e vizio di motivazione in ordine alla mancata derubricazione dei fatti nell’ipotesi di furto tentato e violazione di legge e vizio di motivazione in relazione alla mancata concessione dell’attenuante per la particolare tenuità del fatto.
A seguito dell’inammissibilità dell’appello Ricco e Graziosi sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e della somma di tremila euro di multa in favore della Cassa delle ammende.
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