È la fine del grande inganno. A metà legislatura il sindaco neoforzista di Paola, Giovanni Politano con un passato di sinistra, si trova sfiduciato da nove consiglieri comunali.
La breve stagione dei funamboli della politica è giunta al capolinea. Viene sconfitta la destra e Fratelli d’Italia, che in città avevano eretto la propria roccaforte.
Il castello di sabbia si è sgretolato. Rimangono soltanto le macerie di una Gaza locale devasta dai giochi di basso potere. Quel laboratorio di incontro elettorale che a detta dei protagonisti dell’innaturale alleanza tra destra e PD, doveva rappresentare un modello da esportare a livello regionale, viene definitivamente archiviato.
A farne le spese oltre a Forza Italia spaccatasi in più tronconi e al partito di Giorgia Meloni, è stato il PD scomparso dalla scena politica e istituzionale, e risorto per iniziativa del gruppo che si riconosce nella linea della segretaria nazionale Elly Schlein.
Infatti proprio grazie alla firma determinante di Marco Minervino consigliere comunale del PD-Parte da noi che si è potuto raggiungere il numero necessario per protocollare la mozione di sfiducia. Messo alle spalle l’infausto passato, si dovrà ora pensare al futuro organizzando le prossime elezioni amministrative.
Non si riparte da zero. Le opposizioni di sinistra e civiche in questi anni hanno condotto una dura opposizione, ponendosi come alternativa di governo. Tante energie brillanti si sono espresse. Bisogna guardare ai rapporti positivi che si sono costruiti. C’è la necessità di allestire un fronte progressista in grado di vincere le elezioni, che sia dotato di una distinta identità politica e di valori.
È finito anche il tempo delle coalizioni che comprendono tutti e il contrario di tutto. Destra e sinistra non devono confondersi nel nome del bene comune per la città buono per ogni riciclaggio. Servono impegno e il coraggio di osare per spalancare le porte alla modernità.
Alessandro Pagliaro
esponente del PD – Area Parte da noi di Paola