CETRARO (Cs) – «Cetraro ha bisogno di un’azione politica programmatica di breve/medio periodo, seria e determinata, fatta da persone competenti che sappiano individuare i problemi, portarli a soluzione e chiuderli».

Lo afferma il movimento politico Cetraro Attiva, il cui maggior referente è l’ex consigliere comunale di minoranza Giovanni Rossi, in una nota stampa in cui porta all’attenzione della comunità che: «Non è più il tempo di additare colpevoli ma quello di diventare partigiani della politica perché se ad occuparne gli spazi sono sempre gli stessi, e non si affacciano nuove figure che sappiano mettersi in gioco, non si può pretendere di recriminare asetticamente l’operato (anche sbagliato) altrui.

Ora, se c’è qualcuno che si sente di spendersi per il bene della comunità ha una grande opportunità, altrimenti, fare i leoni da tastiera è una pratica consumata che rileva solo il “like” del momento.  Trovare soluzioni vecchie a nuovi problemi – evidenzia il movimento – è una strada purtroppo già percorsa che ha condotto al nulla sociale e politico. Non è più il tempo del praticantato politico».

Ma oltre alla questione politica Cetraro Attiva porta all’attenzione anche alcune problematiche che da tempo attendono soluzioni come la riparazione di una profonda buca nella zona Cappuccini a Cetraro paese, un pericolo per l’incolumità di persone e mezzi, la mancata apertura del piazzale antistante il teatro comunale e l’agibilità del Pala Giordanelli.

«Da alcune settimane a questa parte, campeggia in via Cappuccini, una voragine che oltre a rappresentare un serio pericolo per l’incolumità dei passanti prende sempre più forma a seguito delle piogge stagionali, mentre una soluzione definitiva tarda ad arrivare – ricorda Cetraro attiva – Gli abitanti del quartiere si sono adoperati anche per una raccolta di firme presentata agli uffici competenti, ma ad oggi latitano soluzioni concrete e definitive in merito.

Tempo addietro avevamo rilevato, tramite la nostra pagina Facebook, con un post intitolato “Per un pugno di…. righiere” come il piazzale antistante il teatro comunale, ultimato e messo in sicurezza con un importante intervento di palificazione, non era stato ancora aperto al pubblico perché mancavano solo le ringhiere.

Correva il 30 settembre 2024 (i lavori si sarebbero dovuti concludere a fine luglio 2024) da allora ad oggi la situazione è rimasta inalterata. Non capiamo – sottolinea il movimento – cosa abbia portato alla paralisi dell’opera dal momento che, immaginiamo già nel capitolato d’appalto originario, la contemplazione della voce di spesa dedicata alla posa in opera delle ringhiere.

Non ci sembra più una svista burocratica invece, la pratica sull’agibilità del Palasport “Giordanelli” visto che a distanza di un mese (tranne qualche novità dell’ultima ora) la situazione si è impallata costringendo le società sportive a non pochi sacrifici, costrette ad affrontando trasferte che gravano sui bilanci societari.

Sperando di sollevare, con questo vademecum di cose da fare e lasciate aperte –conclude Cetraro Attiva – la coscienza di qualcuno, per il momento vi salutiamo».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it