Home Cronache Estorsione mafiosa, arresti domiciliari revocati per il 39enne Carmine Tropea

Estorsione mafiosa, arresti domiciliari revocati per il 39enne Carmine Tropea

Al Tropea viene contestato il delitto di estorsione a danno di un commerciante, perpetrato da lui e da due suoi sgherri. Reato aggravato perché commesso da più persone riunite e con armi, da soggetto facente parte di un’associazione mafiosa

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La Cassazione di Roma

SELLIA MARINA (Cz) – La procura generale della Corte di Cassazione ha ordinato la cessazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari a carico del 39enne Carmine Tropea, difeso dagli avvocati Carmine Curatolo e Sabrina Mannarino, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso e lesioni a danno di un commerciante.

La misura cautelare era stata a suo tempo confermata dal Tribunale del Riesame, ma è stata ora annullata senza rinvio dalla Cassazione, adita dai legali del Tropea, disponendo l’immediata liberazione del 39enne.

Al Tropea viene dunque contestato il delitto di estorsione a danno di un commerciante, perpetrato da lui e da due suoi sgherri, quindi aggravato perché commesso da più persone riunite e con armi (bastone e taglierino), da soggetto facente parte di un’associazione mafiosa, ossia il clan Tropea.

Avvalendosi delle condizioni previste dall’articolo 416 bis del codice penale, secondo l’accusa, il Tropea avrebbe agito avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e omertà che ne scaturisce, ingenerando timore nella persona offesa, per l’appartenenza – nota e percepita dalla persona offesa, nonché evocata— degli indagati- ad un gruppo criminale mafioso e comunque per agevolare l’attività della cosca di appartenenza.

Delitto commesso a Cropani Marina il 27 aprile 2024

A Carmine Tropea viene infine contestata la recidiva specifica infraquinquennale.