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Cosenza, oggi l’ultimo saluto a Francesco Occhiuto a “Santa Maria Madre Della Chiesa”

Una folla commossa e silenziosa s’è stretta attorno alla famiglia del senatore Mario Occhiuto per la perdita del figlio Francesco, deceduto venerdì a seguito di una caduta dall’ultimo piano della sua abitazione.

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Foto emittente Ten

COSENZA – Oggi pomeriggio, a Cosenza, una enorme folla, commossa e silenziosa, s’è stretta attorno alla famiglia del senatore Mario Occhiuto, già sindaco della città Bruzia, per la perdita del figlio Francesco, deceduto venerdì notte a seguito di una caduta dall’ultimo piano della sua abitazione.

Le esequie del giovane Francesco Occhiuto, nipote del governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, si sono tenute nella parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa su viale Cosmai, celebrate da monsignor Leonardo Bonanno.

Numerose le personalità politiche e istituzionali che hanno affollato il tempio sacro di Cosenza, dentro ed anche all’esterno. Tantissimi gli amministratori a vari livelli, giunti anche fuori dalla Calabria.

Il vescovo Bonanno, durante l’omelia, ha parlato di riappacificazione.

«Il nostro fratello Francesco il percorso in questo mondo – ha detto – si è concluso troppo presto. Noi vogliamo pensare che il nostro fratello sia oggi con il Signore. Tutte le persone qui stasera vogliono dare un abbraccio forte perché è l’unico modo per non sentirsi soli».

E ancora: «Lascia un vuoto incolmabile, era unico e non sostituibil. Il vuoto dobbiamo tenerlo. Nel libro della Genesi, il vuoto originario viene riempito della parola di Dio. Questo vuoto deve rimanere umano ma deve diventare una pista su cui camminare per riempire di senso il mistero della sofferenza e del dolore umano.

Il vuoto umano è stato riempito dall’amore traboccante che non si comprende fino a quando non si sperimenta nella vita, nell’amore dei genitori Mario e Paola, del fratello Giovanni e della sorella Maria Clara. È un amore che riempie la vita e l’esistenza. Noi oggi celebriamo la liturgia della domenica, il giorno del Signore.

Davanti alle tragedie della vita, Cristo è l’unico uomo di cui ci si può fidare. Anche noi oggi davanti a questa tragedia siamo invitati a dire vale la pena confermare la validità della vita. Presto a Francesco la voce, voglio elevare con lui e per lui una preghiera capolavoro della letteratura biblica: i Salmi».