Comune di Catanzaro

CATANZARO – «E’ immaginabile che il malcelato livore contenuto nella nota della ex assessora al Bilancio sia frutto della delusione per essere stata revocata dal Sindaco e, quindi, per avere perso una stracomoda e molto ben retribuita posizione di potere. L’amarezza per l’esclusione dalla giunta Fiorita, senza una strenua difesa del suo partito di appartenenza, non è evidentemente ancora stata assorbita. E tutto ciò è umanamente comprensibile».

E’ quanto si legge in una nota del gruppo Azione di Catanzaro. 

«Alla ex assessora rispondiamo brevemente nel merito della vicenda Imu avendo già ampiamente chiarito e pubblicamente condiviso le motivazioni a base della scelta fatta dalla Giunta Fiorita di revocare (anche sulla scorta della volontà espressa dalla commissione consiliare al bilancio) il bando e di rafforzare gli uffici, che sono certamente nella condizione di portare a compimento le azioni di recupero programmate».

Prima di sostenere il ritiro del bando «abbiamo svolto diverse riunioni alla presenza di Sindaco, Assessori, Dirigenti, Funzionari e responsabili della società che gestisce i servizi informatici. E’ stato condiviso da tutti un percorso che vedeva il potenziamento degli uffici il giusto supporto di funzionari e dirigenti e l’attenzione dell’assessore competente. Ciò al fine di non disperdere anni di lavoro e di formazione del personale dell’ufficio tributi. Certo è che per ottenere i risultati programmati è necessario impegno corale, dedizione, supporto da parte del personale apicale. La conferma che la procedura sia in itinere ci fa ben sperare sulla bontà della scelta che magari produrrà i suoi effetti non già a partire dal bilancio 2025 (come noi avremmo sperato) ma solo dai prossimi anni».

E, ancora: «Siamo abituati a trattare le questioni non con obiettivi di natura personale, rifiutando le pur stracomode e ben retribuite postazione di governo che pure ci sono state offerte, ma per perseguire un limpido e ben più nobile interesse di natura collettiva. Ed il ritiro del bando aveva solo questo fine».

Una domanda però all’ex assessora in quota Pd «vorremmo porla: a suo avviso è politica di destra o di sinistra promuovere azioni “benevole per i privati” piuttosto che “promuovere una virtuosa attività della struttura pubblica”?».

Ciò detto, «vorremmo ancora chiedere alla ex assessora se nel mentre stava comodamente seduta in giunta si è mai accorta, come invece “meravigliata” sostiene oggi, che l’Amministrazione è sorretta in maniera sempre più vistosamente trasversale, da destra a sinistra».

E, poi: «Ci piacerebbe sapere, inoltre, a cosa ed a chi si riferisce la ex assessora quando scrive di …spinose questioni che riguardano la gestione amministrativa e politica del Comune, che hanno visto la complicità di soggetti differenti e che sono finite a danno della cittadinanza. Pur essendo certi che la ex assessora, nell’esercizio delle sue funzioni, abbia già attivato ogni più utile azione a tutela del patrimonio dell’Ente rivolgendosi alle competenti autorità».

Per il resto «i due anni e mezzo trascorsi non hanno certamente segnato la storia dell’assessorato alle Finanze del Comune di Catanzaro. Abbiamo puntualmente denunciato le irregolarità procedurali e le questioni di merito».

In effetti qualche record però è stato registrato: «per la prima volta nella storia del Comune di Catanzaro e, immaginiamo, di tutti i Comuni d’Italia il Bilancio Preventivo 2024 (che rappresenta l’atto più alto e qualificante dell’intera azione amministrativa), è stato approvato per alzata di mano, senza la lettura della relazione da parte dell’Assessore proponente, senza uno straccio di discussione e senza la doverosa illustrazione di un documento così importante. Sono sempre stati disattesi i termini previsti dal TUEL artt. 151 e 174; dal Regolamento di Contabilità dell’Ente art.18 e dal Principio Contabile allegato 4/1 punto 9 D.lgs. 118/2011».

Il gruppo Azione si riferisce, ad esempio, «al “termine inderogabile” di almeno trenta giorni che devono trascorrere tra la data di consegna della documentazione ai consiglieri (7 marzo 2024) e la data di convocazione del Consiglio Comunale (18 e 19 Marzo 2024). Ciò, sorvolando sulle tante altre irregolarità pure palesi, ha compromesso seriamente l’esercizio effettivo della funzione del Consiglio Comunale di Catanzaro quale “organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”. La formazione ed approvazione dei Dup è sempre stata irregolare».

Infine: «Sono stati proposti ed approvati in questi due anni Bilanci senza anima con una programmazione che ha nulla “di sinistra” se è vero come è vero che, nelle spese correnti, è stato destinato zero per le politiche giovanili, zero per le famiglie, zero per gli anziani, zero per lo sport. Nessuna vera azione è stata messa in atto per il miglioramento strutturale del bilancio corrente e per il risanamento e rilancio delle società partecipate; su questi temi, senza tediare ulteriormente i lettori,  siamo pronti ad un pubblico dibattito».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it