PAOLA (Cs) – Il pubblico ministero del tribunale dei minori ha presentato ricorso avverso la decisione del giudice di affidare i bambini paolani di 2 e 4 anni, che avrebbero subito maltrattamenti, alla nonna paterna.

In particolare, il pm avrebbe motivato il provvedimento facendo emergere come anche la nonna paterna era a conoscenza del braccio rotto del nipotino di 2 anni, considerando che il piccolo era stato a casa sua sia il 25 dicembre, sia il 28 dicembre, ma che in nessuna delle due occasioni lo stesso era stato portato in ospedale, né era stata presentata denuncia.

Il pm, dunque, ipotizza che la nonna fosse a conoscenza dei fatti ma che non sia intervenuta adeguatamente. Ragione per cui, avrebbe manifestato un comportamento negligente proprio come la mamma naturale dei due piccoli, la nonna materna e le figure paterne (acquisita e naturale).

“Un quadro gravissimo di maltrattamenti familiari e di lesioni personali reiterate in danno dei piccoli favorito dalle imponenti ed illecite condotte omissive della madre, della nonna materna ed agevolato dall’assoluta superficialità e dalla gravissima negligenza dimostrata dal padre dei minori e dalla nonna paterna”.

I minori, dunque, per la pubblica accusa “versano in stato oltre che di assoluto e attuale pericolo per la propria incolumità psico/fisica, anche in condizioni di completo abbandono affettivo, di cura e di custodia da parte di tutti i familiari”.

Alla luce di dette motivazioni, pertanto, il pubblico ministero ha chiesto che la Corte d’Appello di Catanzaro si determini nell’udienza già fissata per il 25 marzo.