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Acri, operaio 27enne arrestato per violazione del divieto di avvicinamento alla parte offesa

L'uomo è già noto alle forze dell’ordine per plurimi precedenti penali, attualmente è indagato per atti persecutori nei confronti di una donna trentenne

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Carabinieri di Cosenza

ACRI (Cs) – Nel pomeriggio del 12 marzo 2025, a Rende, i Carabinieri della Aliquota Radiomobile hanno tratto in arresto – per violazione in materia di “codice rosso” – un operaio di 27 anni, residente ad Acri e già noto alle Forze dell’Ordine per plurimi precedenti penali, attualmente indagato per atti persecutori nei confronti di una donna trentenne ivi domiciliata.

Proprio per tali fatti l’uomo, già nel dicembre 2024, era stato tratto in arresto per violazione delle prescrizioni imposte dalla competente A.G., tanto che quest’ultima aveva applicato nei suoi confronti la massima misura cautelare della custodia in carcere.

Il successivo 10.02.2025 tale misura veniva poi sostituita con quella del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima, da cui avrebbe dovuto mantenere una distanza non inferiore ai 500 metri attraverso l’applicazione dell’oramai noto “braccialetto elettronico”, un dispositivo in grado di segnalare alla vittima e alle Forze di Polizia un’eventuale violazione della prescrizione imposta.

Orbene, nel pomeriggio odierno, alla centrale operativa dei Carabinieri di Cosenza giungeva un allarme del citato dispositivo elettronico, scaturito proprio dal fatto che lo stalker si trovasse nelle immediate vicinanze della parte offesa, ad una distanza chiaramente inferiore al margine di sicurezza stabilito dall’Autorità Giudiziaria.

Nel punto localizzato si recava prontamente una gazzella dell’Arma rendese che, riscontrando in prossimità dell’abitazione della vittima la presenza dell’operaio acrese, procedeva all’arresto di quest’ultimo e alla sua successiva conduzione presso la casa circondariale del capoluogo bruzio, così come disposto dall’A.G. competente.