CETRARO (Cs) – La questione dei ritardi sui lavori pubblici nel Comune di Cetraro, e in particolare quelli sull’adeguamento sismico delle scuole cittadine e del rischio della perdita dei finanziamenti per la messa in sicurezza di Palazzo Pallottini sede del Comune scatena un botta e risposta tra l’ex consigliere Giuseppe Aieta e l’ex sindaco Ermanno Cennamo e la controreplica del coordinatore di Cetraro in Azione, Francesco Caldiero.
Adeguamento sismico delle scuole di Cetraro. Aieta accusa: «Ritardi dovuti all’incapacità di non saper programmare per tempo il trasferimento degli alunni»
Si registrano forti ritardi nei lavori per l’adeguamento sismico delle scuole di Cetraro con pesanti disagi per studenti delle elementari e medie del centro e della Marina, sballottati tra l’edificio della scuola materna di via Marinella e la Colonia San Benedetto, con l’aggravante di ulteriori spese per il canone di locazione dovuto all’istituto religioso da parte del Comune. Preoccupa, in particolare, lo stato dei lavori dell’edificio di Marinella che potrebbe non essere pronto per l’apertura del nuovo anno scolastico 2025/2026.
«La terra continua a ballare in un sciame sismico perenne – spiega l’ex consigliere Giuseppe Aieta in una nota – Ecco perché in Regione avevamo finanziato l’adeguamento sismico di tutte le scuole ed ecco perché nei giorni scorsi abbiamo sollecitato le procedure di gara per non perdere il finanziamento finalizzato all’adeguamento sismico di Palazzo Pallottini il cui decreto risale addirittura al 2019.
Per non parlare dei ritardi nell’esecuzione dei lavori di alcune scuole, le cui cause – accusa Aieta – risiedono esclusivamente nell’incapacità di non aver saputo programmare per tempo il trasferimento dei nostri alunni nonostante le continue sollecitazioni dei tecnici comunali.
La politica deve occuparsi di queste cose e non dei posti in giunta o di chi deve fare il sindaco o, peggio ancora, di chi escludere a seconda delle proprie convenienze – conclude Aieta – Non funziona più così! Ecco perché abbiamo chiesto l’impegno di tutti».
Ritardi sui lavori pubblici, l’ex sindaco Cennamo replica ad Aieta: «Le bugie che hanno le gambe corte e hanno davvero stancato creando la solita confusione».
Così l’ex sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo replica alle recenti critiche dell’ex consigliere Giuseppe Aieta sulla questione dei ritardi sui lavori pubblici.
«Mi trovo costretto ad intervenire rispetto all’esternazioni che impazzano sui social da parte di chi si avvia ad affrontare la campagna elettorale creando la solita confusione – attacca l’ex primo cittadino Cennamo – Non mi meraviglio più perché ogni volta si danno informazioni sbagliate e contorte per strappare qualche like.
Sto parlando degli interventi inerenti i lavori pubblici. Intanto, c’è da dire che, nel 2023 abbiamo appaltato il Palasport, il primo stralcio dei lavori del Porto, i lavori di valorizzazione turistica del centro storico, la frana del vecchio municipio, la frana di San Filippo, la scuola biocompatibile di San Filippo, la scuola Marinella, San Benedetto e la scuola Corrado Alvaro
Appaltati significa che è stata avviata la procedura dei lavori grazie alle scelte coraggiose che abbiamo fatto per recuperare finanziamenti che potevano essere davvero persi – precisa l’ex sindaco – Chi scrive dovrebbe conoscere gli intoppi e le criticità che possono essere riscontrate durante i lavori, che non sono prevedibili all’atto della progettazione.
Dovrebbe sapere anche che bisogna rispettare i tempi delle convenzioni firmate con gli enti erogatori dei contributi. Dovrebbe sapere il perché non sono partite opere strategiche durante il mandato precedente al mio.
Deve finire il tempo della politica becera – incalza Cennamo – e delle preoccupazioni sollevate soltanto in momenti storici, dove evidentemente si avverte tanta confusione e preoccupazione di una ennesima sconfitta.
Parlare oggi di Palazzo Pallottini o delle scuole, fa capire che si scrive solo all’impazzata. Anche perché con i ruoli ufficiali e d’ombra assunti nel passato, tra i banchi della regione e del consiglio comunale, si poteva chiedere ed informarsi.
Io credo che la prossima campagna elettorale debba essere incentrata sul proseguimento delle attività e delle iniziative avviate con coraggio – conclude Cennamo – parlando con chiarezza agli elettori e non raccontando più bugie».
La contro replica del coordinatore di Cetraro in Azione, Francesco Caldiero: «La scuola di San Filippo è ferma da mesi, la scuola di Corso San Benedetto è ferma da mesi, la scuola media Corrado Alvaro è in ritardo e la scuola elementare di Marinella non è ancora conclusa. Ora, diteci se diciamo bugie»
Ogni volta che poniamo un problema e la relativa soluzione per aiutare la nostra città qualcuno, informato male e consigliato peggio, come al solito, interviene confermando, qualora ce ne fosse bisogno, che siamo nel giusto – attacca Cetraro in Azione – Ma a proposito di future elezioni e sconfitte certe: qualcuno si illude di poter contare su fratture e divisioni di rapporti storici. Ci stanno provando, è vero, in tutti i modi e con tutti i mezzi. Ma se a questo ci si appiglia significa che si è alla disperazione perché non avverrà.
Per stile istituzionale non pubblichiamo la risposta che il commissario straordinario, con celerità e stile, ci ha inviato rispetto alle nostre preoccupazioni sollevate nei riguardi della revoca del finanziamento per l’adeguamento sismico di Palazzo Pallottini – sottolinea il coordinatore Francesco Caldiero – E consigliamo di non chiedercela.
Nè vogliamo scomodare i dirigenti comunali che nel tempo hanno ripetutamente sollecitato l’amministrazione affinché si trasferissero i nostri alunni ordinatamente e in luoghi adeguati e senza traumi per iniziare i lavori delle scuole finanziate dalla Regione Calabria e progettate dall’Amministrazione Aita.
Ora, diteci se diciamo bugie: la scuola di San Filippo è ferma da mesi, la scuola di Corso San Benedetto è ferma da mesi, la scuola media Corrado Alvaro è in ritardo e la scuola elementare di Marinella non è ancora conclusa.
Ancora, una parte del finanziamento del Porto è stata utilizzata ed è stata utilizzata malissimo perché non si è avuta la capacità di relazionarsi con la Regione Calabria per arrivare ad una soluzione che mettesse in sicurezza Lampezia – incalza Caldiero – Basta solo dire che sono stati appaltati i lavori del Palazzetto dello Sport, sono stati inaugurati come se si trattasse di una nuova opera, cosa che è accaduta solo a Cetraro, e ci si è dimenticati della cosa più importante: l’agibilità.
Di fronte alla realtà che i cittadini vivono cade ogni menzogna ed ogni tentativo disperato di salvare un’esperienza che ha prodotto danni irreparabili – conclude Caldiero – e che grazie al cielo ha trovato chi ha avuto la forza, dalla maggioranza stessa, di chiudere questa brutta pagina che i cittadini il 25 maggio, data fissata per le elezioni, potranno finalmente dimenticare».
fiorellasquillaro@calabriainchieste.it