PAOLA (Cs) – Stavolta è Roberto Occhiuto in persona a metterci la faccia sulla candidatura di Giovanni Politano, entrato in Forza Italia su indicazione dell’assessore regionale e responsabile provinciale di Cosenza, Gianluca Gallo.
Il governatore calabrese e vice segretario nazionale di Forza Italia – anche su input di Piercarlo Chiappetta, oltre che dello stesso Gallo – avrebbe detto ai suoi (Francesco Cannizzaro in primis) di riunificare Forza Italia a Paola attorno al nome del candidato sindaco Giovanni Politano, sfiduciato proprio da consiglieri di Forza Italia che siedevano tra i banchi della minoranza, mentre altri colleghi di partito (quelli legati a Gallo e Occhiuto) erano in maggioranza e in giunta esecutiva.
Una situazione poi sfociata nelle dimissioni di massa di consiglieri e, quindi, nella sfiducia al primo cittadino azzurro.
Anomalia politica verificatasi anche a Scalea, Cetraro e Falconara Albanese, dove i rispettivi sindaci avevano aderito al partito di Occhiuto e dove sono cadute, una dopo l’altra, le amministrazioni comunali.
Una mossa politica tardiva, dunque, quella consumata oggi a Paola, visto che non si comprende quali frutti riuscirà a portare in questa particolare fase, se è vero com’è vero che quegli stessi ex consiglieri di minoranza azzurri che hanno sfiduciato Politano sono schierati ufficialmente con altri candidati a sindaco.
Un dato certo è che l’esito delle elezioni amministrative cittadine darà una precisa chiave di lettura: quanto contano Occhiuto e Gallo su questo territorio? Qual è il loro peso politico a Paola? Se vincerà Politano, Occhiuto e Gallo avranno fatto la scelta giusta, ma se dovesse perdere?