CETRARO (Cs) – La situazione politica a Cetraro si complica sempre di più in vista delle prossime elezioni comunali del 25 e 26 maggio. Nonostante i numerosi incontri tra i partiti e i movimenti politici, non si è ancora riusciti a trovare una sintesi. La formazione delle liste e la scelta dei candidati a sindaco rimangono un vero e proprio enigma.
Attualmente, al centro delle discussioni si trovano il Partito Socialista Italiano (Psi), Cetraro in Azione, Cetraro Attiva, Progetto Sviluppo, Democrazia Cristiana, Forza Italia e Fratelli d’Italia. L’unità della coalizione è messa a dura prova da divergenze interne e le varie riunioni tra i rappresentanti dei partiti e movimenti politici non hanno ancora chiarito le idee.
I contrasti sono evidenti, in particolare, sulla realizzazione della tanto discussa “coalizione di larghe intese”. L’obiettivo, come sottolineato da Cetraro in Azione, non è formare “un’accozzaglia di partiti, ma piuttosto un progetto ampio che coinvolga forze politiche di diverso orientamento, assieme alle migliori espressioni delle professioni e dei giovani”.
Questo è il progetto sostenuto dall’aspirante candidato sindaco, Giuseppe Aieta, che però si troverebbe a dover allearsi con partiti di centrodestra come Forza Italia e Fratelli d’Italia. Una prospettiva che non piace affatto ai socialisti, che si vedrebbero alleati con un partito di estrema destra come FdI.
Questa “coalizione minestrone”, tra centrodestra e centrosinistra, potrebbe risultare difficile da gestire anche per Aieta, il quale, pur di arrivare alla candidatura a sindaco, si troverebbe costretto ad accettare alleanze che non condividerebbe in tutto e per tutto
Il prezzo da pagare al centrodestra per il sostegno ad Aieta, sarebbe l’occupazione di tre poltrone di prestigio: la presidenza del consiglio comunale, il vicesindaco e un assessore su quattro.
Se l’accordo dovesse saltare, il rischio è che Aieta possa trovarsi a dover sfidare una lista contrapposta in cui sarebbero presenti i fratelli Cesareo, l’ex vicesindaco Tommaso (Forza Italia) e Vincenzo (attuale commissario cittadino DC), entrambi molto influenti e portatori di voti significativi.
La possibilità che i Cesareo corrano in una lista diversa sarebbe un serio ostacolo alla vittoria di Aieta, che punta al ruolo di sindaco.
Qualora l’accordo con la coalizione di “larghe intese” non dovesse andare in porto, non è escluso che il centrodestra decida di presentarsi da solo, con Vincenzo Cesareo candidato a sindaco e il fratello Tommaso come vicesindaco. In tal caso, il Comune di Cetraro potrebbe finire sotto la gestione di una vera e propria amministrazione a conduzione familiare.
Intanto, in casa Psi, il malumore cresce e si fa strada l’idea di staccarsi dal gruppo delle larghe intese. I socialisti potrebbero decidere di allearsi con il Pd, il partito dell’ex sindaco Ermanno Cennamo, con Svolta Democratica e Italia Viva.
Il partito di Renzi, che di recente ha lasciato la coalizione delle larghe intese a causa dell’opposizione alla ricandidatura di alcuni vecchi amministratori e che aveva contribuito alla fine della consiliatura Cennamo, sembra stia riconsiderando la propria posizione. Le dinamiche tra queste forze politiche potrebbero riservare sviluppi interessanti.
Tra i potenziali candidati a sindaco di questa nuova coalizione figurano la presidente provinciale del Cif, Concetta Grosso, l’ex vicesindaco Fabio Angilica (Psi) e l’ex assessore Carmine Quercia (Pd). Resta da vedere come evolverà la situazione nei prossimi incontri. Vedremo.
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