Il Tribunale di Paola

PAOLA (Cs) – In merito all’articolo dal titolo “i fratellini paolani maltrattati non sono in grado di affrontare il processo, concluso l’incidente probatorio” https://www.calabriainchieste.it/2025/03/22/i-fratellini-paolani-maltrattati-non-sono-in-grado-di-affrontare-il-processo-concluso-lincidente-probatorio/, gli avvocati di Giovanni Fiore, i penalisti Cristian Cristiano e Pasquale Filippelli, puntualizzano che sono stati assegnati trenta giorni per il completamento delle operazioni, a partire dal 17 marzo u.s. (l’udienza è stata fissata il 23 aprile pv) e che non hanno partecipato alle operazioni peritali per scelta difensiva.

E ancora: «Si sottolinea come la richiesta di escutere i minori, avanzata,
guarda caso, dalla sola difesa dell’imputato – cioè da colui che, in teoria,
se colpevole, dovrebbe essere l’ultimo ad avere interesse a far sentire i
minori – nasce non già dalla volontà di sottoporre ad ulteriore stress i
minori ma dal dato che il Fiore, a più riprese, ha ribadito la propria
innocenza:

da qui la richiesta di sentire i minori allo scopo di scrivere la parola fine
su questa vicenda, richiesta condivisa con il nostro assistito che ha
dichiarato di non avere nulla da temere dall’escussione delle parti offese che,
di regola, nei processi penali sono la principale e prima fonte di accusa!
Nell’odierno procedimento, tuttavia, le stesse non sono state mai sentite,
audizione alla quale, per come emergerebbe dall’articolo, si è opposto il
difensore della madre e della nonna».