REGGIO CALABRIA – Il consigliere comunale di centrodestra di Reggio Calabria, nonché coordinatore per la Calabria di “Alternativa popolare”, Massimo Ripepi è stato condannato a sei mesi di reclusione – il pm ne aveva chiesti 11 di mesi – con l’accusa di favoreggiamento personale nei confronti di un uomo, oggi deceduto, che era stato accusato di violenza sessuale ai danni della propria nipote, una bambina di 10 anni.
La vicenda risale al 2020. Al consigliere comunale viene contestato «di avere aiutato un indagato per violenza sessuale ad eludere le investigazioni».
«Accetto questa sentenza – ha affermato Ripepi nel corso di una diretta Facebook – e continuerò a difendermi nel secondo e, nell’eventuale, terzo grado di giudizio. Le sentenze non si discutono, ma continuerò a combattere per la verità perché sono assolutamente innocente. Ho fatto solo il bene di una famiglia. Non mi pento di averlo fatto e lo rifarei ancora».