Von der Leyen

O MAMMA, O MAMMA, se avessi potuto votare non avremmo avuto la guerra. Così recitava uno dei manifesti più belli e più efficaci della campagna elettorale della Democrazia Cristiana nel lontano 1948. Non solo si invitava la gente a votare DC ma anche a riflettere. Il manifesto si rivolgeva alle mamme, a tutte le mamme, che forse avevano perso i figli in guerra seppelliti in terre lontane senza neppure una lapide ed un fiore. E come una voce che viene dall’aldilà: – Se tu madre…E se non avessimo avuto la guerra tuo figlio sarebbe ora vicino a te, accanto alla moglie, accanto ai figli. Così recitava un grande manifesto a colori della DC nel lontano 1948. Ed io c’ero. Ho partecipato alla campagna elettorale, ma non ho votato. Non avevo l’età. Questo grande manifesto era stato affisso sui muri delle case del mio paesello, San Pietro in Amantea. Vi rimase nei muri della bottega alimentare di zio Gioacchino Pinto per molti anni. Si notava una madre inginocchiata, tutta vestita di nero come le donne dell’Italia meridionale quando un familiare muore per lo più in giovane età. Donna ingrigita e mesta, con le mani conserte. Guardava un soldato, forse suo figlio, che saltava in aria sulle mine. Quel manifesto si rivolgeva a tutte le mamme italiane e le invitava a votare DC perché, per molti, era l’unico partito in grado di scongiurare lo scoppio di un nuovo conflitto mondiale.Ora sono passati tanti anni, possiamo finalmente votare liberamente e liberamente possiamo mandare al Governo chi ci piace. Non c’è un uomo o una donna che si affaccia dal balcone di Piazza Montecitorio in Roma e arringa la folla e dichiara guerra alla Francia e all’Inghilterra. L’ora segnata dal destino non batte più nel cielo della nostra patria. Eppure, amici lettori, siamo in guerra senza che nessuno l’abbia mai dichiarata. E i conflitti invece di diminuire sono aumentati. Basta ricordare la guerra di Corea, quella del Vietnam, la guerra del Kippur, dell’Afghanistan, del Kuwait, di Gaza, di Israele, del Libano e l’ultima quella in Ucraina. La Russia di Putin invade l’Ucraina perché vuole conquistare con la forza e con la violenza le terre che lui dice gli appartengono. Dura da tre anni e malgrado i tentativi di Trump non si vede all’orizzonte una tregua e una pace duratura. E questa guerra che coinvolge tutti noi in Europa ha incominciato a suscitarmi un po’ di paura e anche qualche irritazione nei confronti della Von der Leyen che ha invitato l’Europa ad armarsi ed anche nei confronti della Commissaria Europea che ha invitato gli europei a munirsi del Kit di sopravvivenza. Metteremo un mazzo di carte per giocare a briscola e scopa e anche un coltellino. Non uno qualsiasi ma svizzero. Possibilmente con lama di acciaio lunga 15 centimetri a serramanico. Putin, spaventato, quando saprà che noi abbiamo un bel coltello per difenderci avrà certamente paura e si siederà al tavolo delle trattative e firmerà con l’Ucraina, perché è quella che sta soffrendo di più, una pace giusta e duratura.Frank Gagliardi *

* Ha pubblicato 11 libri. Ha collaborato con diversi giornali nazionali tra cui Il Quotidiano di Roma (oggi Avvenire).